Cibus-Tuttofood: la petizione

2022-10-07T10:27:32+02:007 Ottobre 2022 - 09:30|Categorie: Aperture del venerdì, Fiere, in evidenza|Tag: , |

Ancora incerto l’accordo tra Fiere di Parma e Fiera Milano. L’operazione, che dovrebbe dare vita a una nuova grande piattaforma europea, è bloccata da alcuni veti incrociati. La nostra raccolta firme per favorire la fusione. 

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Di Angelo Frigerio

Un solo appuntamento per i professionisti del comparto food, che permetta di non dispendere risorse, ottimizzare gli investimenti e riportare il nostro Paese in prima fila nelle manifestazioni internazionali. Soprattutto in un contesto difficile come quello attuale, in cui le aziende devono far fronte a continui rincari.

È questo l’appello che lanciamo per portare a compimento il progetto di fusione tra Cibus (di cui Federalimentare detiene il 50%) e Tuttofood, iniziato lo scorso maggio tra Fiere di Parma e Fiera Milano, oggi in stallo a causa di veti incrociati. Il progetto di fusione tra le due maggiori fiere dell’agroalimentare italiano era stato infatti annunciato il 20 maggio, con un comunicato stampa ufficiale rilasciato dal Cda di Fiera Milano.

Le trattative tra i due operatori avrebbero portato alla realizzazione di una nuova piattaforma fieristica europea nel comparto agroalimentare. In particolare, come spiega il comunicato stampa: “Le parti si pongono l’obiettivo di creare una nuova piattaforma fieristica multipolare costituita da Cibus Parma, evento iconico per il made in Italy alimentare e i suoi territori, e da ‘Tuttofood powered by Cibus’ a Milano dove potrà accogliere una platea espositiva internazionale e quindi diventare hub globale del Food & Beverage”. La creazione del nuovo polo fieristico sarebbe stata resa possibile dalla sottoscrizione di un aumento di capitale in Fiere di Parma riservato a Fiera Milano, “da liberarsi – prosegue la nota stampa – mediante il conferimento del ramo d’azienda di Fiera Milano relativo alla manifestazione ‘Tuttofood’. L’Operazione prevedrebbe altresì la sottoscrizione di accordi relativi alla governance di Fiere di Parma”.

La sinergia tra le due società permetterà infine al sistema fieristico italiano di incrementare le proprie quote di mercato a livello internazionale. Non ci sono ragioni per tenere tutto fermo, soprattutto se queste sono legate a interessi di parte. L’accordo rappresenta infatti un fulgido esempio di come fare sistema. Si tratta di un’occasione più unica che rara per sostenere le aziende del comparto e mettere il turbo alle nostre esportazioni. Collocando Milano, in collaborazione con Parma, fra le mete più ambite nei viaggi di lavoro dei buyer internazionali nel settore agroalimentare. Chiediamo dunque di procedere al più presto nella realizzazione del progetto. Una semplice firma può fare la differenza.

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