Consorzio tutela vini Valpolicella: nessun ampliamento della zona di produzione

2013-05-15T17:08:14+02:0015 Maggio 2013 - 15:27|Categorie: Vini|Tag: , , , |

Verona – “Nessun ampliamento della zona di produzione dell’Amarone e degli altri vini della Valpolicella, nessuna apertura ad illegittime produzioni di pianura”. Le parole sono state pronunciate oggi da Christian Marchesini, presidente del Consorzio tutela vini Valpolicella, nel corso della conferenza stampa in scena a Verona. La modifica al Disciplinare di produzione, che tanto ha fatto discutere, ma che è stata proposta e approvata a larga maggioranza in assemblea dei soci il 10 maggio scorso, infatti, riguarda il comma 2 dell’articolo 4. Che, nella precedente versione, sosteneva: “… sono da escludere, in ogni caso, ai fini dell’idoneità alla produzione …, i vigneti impiantati su terreni freschi, situati in pianura o nei fondovalle”. Con la modifica adottata, quindi, il Valpolicella, l’Amarone e il Recioto della Valpolicella Docg continueranno ad essere prodotti esattamente dove vengono prodotti oggi. Se non ci fosse stata questa modifica (il comma 2 dell’articolo 4 circa) circa i due terzi delle produzioni avrebbero corso il rischio di non essere più certificate. I confini della zona di produzione, invece, sono definiti nell’articolo 3 che mai nessuno ha pensato di cambiare. Quindi la modifica si è resa necessaria per correggere un vizio di forma del disciplinare, e per dare una maggior coerenza fra lo stesso e la fotografia reale dei vigneti da sempre esistenti in Valpolicella.

Torna in cima