Mantova – Il Crefis segnala che nel mese di aprile c’è stata una ripresa della redditività degli allevatori italiani, che ha toccato il dato più elevato da novembre del 2018. La variazione congiunturale è stata del +13,4%, mentre quella tendenziale è rimasta negativa, pari al -6,3%. Al contrario di quanto avvenuto per gli allevatori, i macellatori hanno visto scendere, in aprile, la propria redditività del -2,1% rispetto a marzo, mentre la variazione tendenziale è pari al +5,1%. Nell’ultimo mese, in termini congiunturali, la redditività dei produttori di prosciutti Dop è cresciuta del +4,2% per il prosciutto di Parma leggero e del +5,7% per quello di Parma pesante. Negativa, invece, la redditività delle produzioni non tipiche. Negativo anche il confronto rispetto allo scorso anno per le produzioni Dop e non Dop. In aprile il differenziale di redditività tra i produttori di prosciutti per il circuito Dop e quello tradizionale è tornato ad essere a favore dei primi per i prosciutti pesanti, mentre resta più conveniente produrre prosciutti per il circuito dei non tipici per gli stagionatori di prosciutti leggeri. Per quanto riguarda i prezzi, in aprile vi è stata una ripresa delle quotazioni degli animali da macello destinati sia al circuito tutelato che tradizionale, mentre sono continuati a crescere quelli dei suini da allevamento di 30 kg. Andamento al rialzo anche per i principali tagli di carne suina fresca, ad eccezione delle cosce fresche destinate a crudi tipici. Per i prosciutti stagionati continua il periodo negativo.
Crefis: aumenta la redditività degli allevatori in aprile (+13,4%)
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