Londra – Il piano di emergenza che circola in Gran Bretagna sta facendo emergere tutte le criticità dell’approvvigionamento energetico del paese, soprattutto in vista dell’inverno. Il 40% dell’energia domestica ma anche delle centrali elettriche proviene dal gas che viene acquistato in Europa o dalla Norvegia con costi e problematiche di fornitura notevolmente più alti rispetto alla media. Per questo il rischio di black out spaventa gli inglesi che potrebbero ricorrere a misure drastiche fra cui: interruzioni delle linee ferroviarie, chiusura di uffici pubblici, interruzione programmata delle forniture di gas. Non solo, nel documento si fa anche un preciso richiamo alle industrie agroalimentari e alle catene distributive affinché non interrompano la catena degli approvvigionamenti, lasciando gli scaffali vuoti. Uno scenario inquietante che si spera non si verifichi.
Crisi energetica in Uk: “Attenzione agli scaffali vuoti”
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