Roma – Il senatore Silvio Franceschelli, capogruppo del Pd in IX Commissione, è intervenuto nella sessione di lavori di ieri per segnalare il rischio derivante dalla crisi idrica. “La Cia Toscana ha lanciato un grido d’allarme sullo stato dell’agricoltura che non può cadere nel vuoto. Sia ascoltato questo allarme e affrontate le criticità che abbiamo di fronte. A partire dalla crisi idrica e dalle conseguenze dei cambiamenti climatici, che colpiscono l’attività agricola in maniera drammatica, esigendo un programma di investimenti per la canalizzazione e il recupero delle acque meteoriche. Con una superficie irrigata di appena il 10% si rischia, come segnalato da Cia, di arrivare entro pochi anni ad intere aree a produzione zero”.
“Allo stesso modo”, prosegue il senatore Franceschelli, “va tenuta in massima considerazione la necessità di accorciare la filiera per agire sulle marginalità delle produzioni, nonché l’esigenza di aggregazione dei produttori per difendere la competitività del prodotto. Un’urgente azione va concentrata su manodopera e innovazione, agendo sulla semplificazione burocratica e, in ultima analisi, quello che serve è un grande piano di sviluppo e rilancio dell’agricoltura italiana su cui il Governo e il Ministero competente devono misurarsi, molto più di quanto fatto negli oltre due anni di legislatura che abbiamo alle spalle, come dimostrato, in modo emblematico, da errori e ritardi su un’emergenza come quella della peste suina africana”.