Cun suino vivo: settima forbice dell’anno, pesante Dop a 2,257/2,277 euro/kg (-1,9/-3,1% da inizio novembre)

2023-12-07T14:27:08+02:007 Dicembre 2023 - 13:03|Categorie: Carni, in evidenza, Salumi|Tag: |

Parma – Settima quotazione a forbice dall’inizio dell’anno per il suino vivo italiano. Sicuramente oggi va interpretata come l’ennesimo compromesso tra le richieste del mercato, che chiedono un ribasso importante (ultimo in ordine di tempo, Vincenzo Giuliani di Conad), e la parte allevatoriale che cerca di resistere arroccandosi il più a lungo possibile su cifre che fanno del maiale italiano, ormai da settimane, il maiale più caro d’Europa, carcasse comprese. I nuovi prezzi di riferimento sono 2,257/2,277 euro/kg per il pesante Dop, 2,197/2,217 euro/kg per il Dop inferiore ai 160 kg, 2,072/2,092 euro/kg per il non tutelato più costoso. Scende sotto i 2,00 euro/kg, almeno nel vertice basso della forbice, anche la categoria non tutelata 144/152 kg.

Se settimana scorsa il ribasso era stato di 2 centesimi, oggi la forbice oscilla tra 1 e 3. Di fatto, il calo è paragonabile a sette giorni fa, ma includere un -3 a bollettino significa che la velocità sta impercettibilmente aumentando. Dal record storico di inizio novembre (anch’esso una forbice: 2,227-2,331), il calo vale da -1,9% a -3,2%, a seconda di come si guarda la forbice. Al di là dei tecnicismi, la sostanza è semplice. A una velocità di circa 2-3 punti percentuali al mese, il maiale italiano scenderebbe sotto i 2,20 euro/Kg entro la fine dell’anno. Una cifra comunque altissima, se consideriamo che la carcassa tedesca è salda a 2,10 euro/kg dall’11 ottobre, che quella francese è crollata a 1,767 euro/kg, e che il secondo vivo più caro, l’olandese, è a 1,65 euro/kg. Per il momento, gli unici cali sui tagli freschi, registrati venerdì scorso, sono su gole (3,28 euro/kg) e trito da banco (5,52 euro/kg).

 

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