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Cun tagli freschi 4 agosto: terzo “non formulato” dell’anno, è muro contro muro

Parma – Ci si aspettava una seduta particolarmente tesa, dopo l’ulteriore aumento del vivo che il giorno prima ha ulteriormente ritoccato il record storico, e dopo la seduta precedente, in cui gli aumenti sui tagli erano stati pochi.
I macellatori, forti di una riduzione dell’8,5% delle macellazioni nell’ultima settimana e di meno chili disponibili dovuti al caldo, hanno fatto le seguenti richieste: 10 centesimi sul lombo Bologna, 30 centesimi sul Padova, 40 centesimi sul busto e 50 sulla coppa in osso. I classici aumenti sui tagli da macelleria a ridosso di Ferragosto. Anche l’anno scorso, nella prima settimana di agosto, queste voci erano aumentate di 10-40 centesimi. Sui tagli per stagionatura, le richieste sono state di 10 centesimi su spalla e trito da banco e di 17 centesimi sulla coppa rifilata. Non sono stati chiesti aumenti sulle cosce.
L’industria, che sta sopportando il peso di questi rincari perché al momento non in grado di riversarli in distribuzione, ha chiesto per molte voci una riduzione di 4-5 centesimi. Chiarissima la volontà di creare un muro contro muro, che ha portato inevitabilmente al “non formulato“, il terzo dell’anno dopo quello di marzo e quello del 14 luglio.
Nei giorni scorsi è stata interpellata la Borsa Merci Telematica Italiana (Bmti), che sovrintende lo svolgimento delle Cun. E’ stato chiesto se possibile adottare una cadenza mensile o bimestrale delle quotazioni dei suini da macello e dei tagli freschi, anziché settimanale, “per assicurare una maggiore stabilità al mercato e sostenere la programmazione in ottica di filiera”.
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