Cun tagli freschi: allarme salame, il trito da banco raggiunge i 5,32 euro/kg (+25,5% da inizio luglio)

2023-10-02T15:54:51+02:002 Ottobre 2023 - 15:54|Categorie: Carni, in evidenza, Salumi|Tag: , |

Parma – Era inizio luglio quando i tagli freschi di suino iniziavano un rincaro destinato a mettere sotto stress l’industria di trasformazione. A rileggere quel listino, oggi, possiamo comprendere meglio la beffa per i produttori di salame. Il trito da banco era quotato 4,24 euro/kg, una cifra che oggi sembra bassa, ma che costituiva comunque il 21% in più della quotazione 2022 nella stessa settimana dell’anno. Da allora, il trito da banco non ha fatto altro che crescere di valore, esattamente 1,08 euro, ovvero il 25,5% in più. Oggi il taglio principale per la produzione di salame vale 5,32 euro/kg, e ha superato il costo di una coscia fresca superiore a 12 kg per produzioni non Dop. Difficile comprendere come possa essere appetibile, oggi, per un salumificio non legato a produzioni Dop, acquistare del trito italiano, con la materia prima estera calata significativamente di prezzo quest’estate.
È chiaro ormai che la crescita del vivo italiano, spinta dalla mancanza di suini e dalla paura della diffusione della Psa, costringe i macelli a rivalersi nelle Cun del venerdì. È altrettanto chiaro che alcuni tagli, già abbondantemente e da lungo tempo tartassati, non possono aumentare ulteriormente. Ci riferiamo soprattutto alle cosce, stabili ormai dal 21 luglio ma protagoniste di un rialzo costante e senza rimbalzi significativi che dura praticamente dal 2019. Ormai è inutile lamentarsi di un dato di fatto: produrre salumi costa sempre di più. Chiedere a questo settore di partecipare a politiche anti-inflazione significa costringere le aziende a farlo praticamente in perdita. Per la cronaca, aumenta anche il lombo Bologna (10 centesimi, +2,1%), mentre calano le gole (6 centesimi, -1,9%)

Questo il dettaglio

TAGLIO 22 set 29 set
Coscia fresca per Dop oltre 13 kg 6,12 6,12
Coscia fresca per Dop 11/13 kg 5,63 5,63
Coscia fresca per crudo oltre 12 kg 5,14 5,14
Coscia fresca per crudo 10/12 kg 4,84 4,84
Lombo Bologna 4,85 4,95
Lombo Padova (o Venezia) 4,75 4,75
Busto con coppa e costine 4,85 4,85
Coppa rifilata oltre 2,5 kg 6,55 6,55
Coppa fresca con osso 5,30 5,30
Spalla disossata oltre 5,5 kg 4,85 4,85
Pancettone 2,77 2,77
Pancetta rifilata 4,86 4,86
Gola con cotenna e magro 3,20 3,14
Lardello con cotenna 1,80 1,80
Lardo oltre 3 cm 3,80 3,80
Lardo oltre 4 cm 4,60 4,60
Trito (per salame) 5,25 5,32

Per quanto riguarda i suini esteri, quella appena trascorsa è stata una settimana di ribassi su tutti mercati europei, a esclusione di Germania e Olanda. A cominciare dal vivo spagnolo, che perde altri 2,6 centesimi (1,803 euro/kg, Mercolleida) e conferma una crisi iniziata a fine luglio (-11% in due mesi), le quotazioni sono: 2,003 euro/Kg per la carcassa francese (-0,5%, MPB), 2,14 euro/kg per la carcassa belga (-1,4%, Belgian Pork Group), 1,68 euro/kg per la carcassa danese (-1,6%, Danish Crown), 1,60 euro/kg per il vivo belga (-1,2%, Danis).
Praticamente invariati i tagli esteri, a eccezione del filetto olandese (+10 centesimi) e del fegato belga (+1 centesimo). Gli aumenti, poco consistenti, colpiscono tagli utilizzati quasi per nulla dall’industria italiana.

 

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