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Domori continua il suo percorso di espansione ed entra in Gd

2023-10-30T12:50:59+02:0030 Ottobre 2023 - 12:10|Categorie: Dolci&Salati|Tag: , , |

Torino – Domori, produttore di cioccolato e parte del Polo del Gusto, punta a chiudere il 2023 con ricavi pari a 29 milioni di euro, in aumento rispetto ai 27,8 milioni del 2022. Importanti gli investimenti dell’azienda per proseguire il proprio percorso di sviluppo, finalizzati soprattutto a entrare nella grande distribuzione e ad ampliare il nuovo impianto piemontese di None (To).

Nella strategia dei prossimi mesi di Janluca de Waijer, nuovo Ad dell’azienda in carica dal 21 agosto scorso, si legge su Il Corriere della Sera L’Economia, c’è infatti “il rafforzamento della rete distributiva con il raddoppio a 10mila punti vendita” e l’ingresso nella grande distribuzione. “Abbiamo lanciato a inizio ottobre una gamma specifica di prodotti con Esselunga, con il blend criollo che è il nostro cavallo di battaglia”, sottolinea l’Ad al quotidiano. “Contiamo di allargarci ad altre insegne, anche all’estero”.

Per quanto riguarda lo stabilimento di None (To), dove al momento la produzione annua è di 1.200 tonnellate di cioccolato, in programma c’è l’ampliamento della struttura con l’obiettivo di triplicarne i volumi di produzione in cinque anni. “Abbiamo investito 15 milioni nello stabilimento più una decina di milioni sulle nuove linee automatizzate”, continua de Waijer. “La produzione dovrebbe partire a fine 2024 ed entrare a regime nel 2026. Tre i canali di distribuzione: le tavolette, i sacchi con le gocce di cioccolato per i pasticceri e il food service, le specialità dal gianduiotto alle praline”.

In programma anche l’espansione di Domori fuori dai confini nazionali. “Oggi l’estero vale il 40% del fatturato e l’Italia il 60%, vogliamo invertire la proporzione facendo crescere entrambi”, conclude l’Ad. “L’obiettivo del piano industriale 2023-2028 è raddoppiare i ricavi a circa 60 milioni”. Tra le principali mete in cui l’azienda punta a crescere troviamo gli Usa, il Medio Oriente e l’Asia. Entro un anno, poi, Domori, punta anche ad aprire i primi corner nei duty free degli aeroporti.

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