Emergenza olio d’oliva, Assitol: “Potremmo non avere prodotto a sufficienza per gli scaffali della Grande distribuzione”

2022-10-20T15:23:15+02:0020 Ottobre 2022 - 15:23|Categorie: Grocery, in evidenza|Tag: , , , |

Roma – Forte preoccupazione per il comparto italiano dell’olio extravergine d’oliva. A lanciare l’allarme è Assitol, l’Associazione italiana dell’industria olearia.

“La sproporzione tra consumi e produzione è tale che, da qui alla prossima estate, potremmo non avere olio a sufficienza per gli scaffali della Grande distribuzione”, spiega Andrea Carrassi, direttore generale di Assitol. In base alle previsioni elaborate dalle organizzazioni agricole, le 200mila tonnellate di olio d’oliva previste per la campagna 2022 non sarebbero sufficienti per soddisfare il fabbisogno nazionale, stimato a 600mila tonnellate di prodotto.

Una situazione che non coinvolge solamente il nostro Paese, ma gran parte del bacino mediterraneo: volumi in netto calo in Spagna (-50%), primo produttore al mondo di olio d’oliva. Non va meglio in Portogallo (-30%) e Tunisia (-16%).

A complicare lo scenario, oltre alla scarsità di materia prima, sono anche i rincari energetici, che hanno quintuplicato i costi all’origine del prodotto. “Per affrontare la complessità della situazione”, prosegue Carassi, “occorre grande senso di responsabilità da parte di tutta la filiera, dalla produzione agricola a noi industriali, fino alla Grande distribuzione. In un momento in cui l’olio d’oliva sta diventando merce rara, riteniamo opportuno evitare il ricorso continuo alle promozioni, che danneggerebbe la fiducia del consumatore nei confronti dell’intero comparto oleario, svilendo il valore del nostro impegno”.

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