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Fileni: “Massima attenzione al rispetto del benessere animale”

2022-06-14T15:10:38+02:0014 Giugno 2022 - 15:10|Categorie: Carni|Tag: , |

Cingoli (Mc) – In una nota il gruppo Fileni spiega e puntualizza alcune annotazioni contenute nell’articolo Fileni e il bilancio di sostenibilità, possiamo fare una domanda? apparso su Alimentando lo scorso 10 giugno, a cura di Luigi Rubinelli. La riportiamo di seguito:

“Da sempre il Gruppo Fileni pone la massima attenzione al rispetto del benessere animale.

Un’attenzione che nel 2021 si è ulteriormente rafforzata quando Fileni – prima azienda in Italia a farlo – ha intrapreso un percorso condiviso, programmato e costantemente monitorato verso il rispetto dello European Chicken Commitment (ECC), un insieme di criteri concordati a livello europeo che punta a incoraggiare le aziende a migliorare gli standard di allevamento dei polli.

Partner di questo impegno è Compassion in World Farming, un’organizzazione internazionale no profit che lavora per la protezione e il benessere degli animali allevati a scopo alimentare con la quale Fileni ha stretto un accordo di collaborazione.

In merito all’articolo ‘Fileni e il bilancio di sostenibilità, possiamo fare una domanda?’ apparso su Alimentando lo scorso 10 Giugno, vorremmo pertanto rispondere nel merito alle questioni sollevate dal giornalista Luigi Rubinelli.

Nell’articolo, infatti, si riporta un passaggio della policy con la quale Fileni si impegna a rispettare i criteri dell’ECC (disponibile sul nostro sito a partire da Novembre 2021):

Entro il 2023 il 100% delle filiere bio e all’aperto per i brand di proprietà ma anche per tutti i marchi venduti con private label o alla ristorazione rispetteranno i parametri dell’Ecc (European chicken commitment per il benessere animale).

e la si commenta con queste parole:

La promessa di arrivare a coprire il 100% delle filiere bio e all’aperto era già stata fatta nel bilancio 2020 e doveva essere il 2022 l’anno di inizio di rispetto dei parametri Ecc. Spostare di un anno questa promessa non cambia nulla, ovviamente, in mezzo c’è stata la pandemia. Però nel bilancio di sostenibilità bisognerebbe renderlo palese e spiegare il perché a tutti gli stakeholder, giornalisti compresi.

A tal proposito, riteniamo doveroso fare chiarezza sgombrando il campo da possibili errori di carattere interpretativo: in realtà, infatti, non vi è alcuno slittamento temporale rispetto a quanto indicato in prima istanza.

L’adozione dei criteri ECC per le filiere bio e all’aperto sarà infatti completata entro il 2022, come da programma. La data del 2023 fa invece riferimento al momento in cui, tenendo conto dei processi di lavorazione e distribuzione, i prodotti frutto di tali filiere saranno effettivamente disponibili sul mercato.

Si tratta quindi di un disallineamento solo apparente, frutto della volontà di offrire a stakeholder e consumatori la massima chiarezza rispetto alle nostre azioni.

Vorremmo altresì precisare che nel bilancio di sostenibilità 2020 (diffuso a Giugno 2021) non si fa menzione del nostro impegno al rispetto dei criteri ECC. Tale impegno, infatti, è stato comunicato a pubblico e stampa a Novembre 2021.

Nel prosieguo dell’articolo, inoltre, ci si interroga sull’opportunità di affidare a Deloitte la verifica dei dati di bilancio relativi alla sostenibilità, riferendosi al fatto che:

Deloitte […] ovviamente sa fare di conto e sa come muoversi nell’ambito economico-finanziario, un po’ meno (il giudizio è personale e nulla toglie al lavoro di Fileni e di Deloitte) forse nell’intricato processo della sostenibilità.

A tal proposito, ci sembra importante ricordare che l’expertise di Deloitte in ambito di sostenibilità è assolutamente comprovata essendo leader di mercato in Italia nei servizi di sostenibilità per le imprese, tra cui la revisione dei bilanci di sostenibilità”.

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