I dubbi della signora Maria

2024-02-13T10:49:27+02:0013 Febbraio 2024 - 10:49|Categorie: in evidenza, Mercato|Tag: , , , , |

Di Angelo Frigerio

Meda (Mb)  – Mario Gasbarrino, ad di Decò, è un sano e intelligente provocatore. Per questo i suoi interventi sono sempre fonte di dibattito. Su Linkedin attacca Carlo Calenda, leader di Azione, reo di aver tuonato, in occasione della protesta dei trattori, contro la Grande distribuzione. Non sono certo dalla parte di chi ha aperto la caccia alle streghe della Gd, men che meno da quella del ‘Pariolino triste’, però qualche osservazione va fatta.

Siccome sono anch’io un provocatore, sempre su Linkedin, ho scritto che forse occorre spiegare alla signora Maria, identificata come il prototipo del consumatore, perché il latte alla stalla viene pagato 0,50 euro e lei lo trova in vendita a 2 euro. Mario mi ha risposto che il prezzo medio è 1,30. Di prezzi a 2 euro ne ha trovati solo 3 su 60. Il prezzo d’acquisto non è 0,50 ma molto superiore. Bene, cos’ho fatto? Sono andato in Esselunga a vedere e mi sono portato la signora Maria, mia moglie Margherita. Cosa ha visto davanti alla vetrina del latte fresco? Il latte Smart a 1,13 euro, il Bio Granarolo a 1,89, il Bio Esselunga a 1,79, il Top Esselunga a 1,69, il Granarolo Gusto di una volta a 1,89, un altro a 2,79, il latte fieno Mila a 1,89. Ha comprato quest’ultimo. E ha aggiunto: “Ieri in televisione ho visto un agricoltore sul trattore che diceva che a lui lo pagano 0,50 euro. Com’è ‘sta storia?”.

Questa è la narrativa che sta emergendo. Aggiungo che, sempre la signora Maria, ha una sorella in Veneto. E anche lei fa la spesa. Ha trovato un crudo di Parma 20 mesi a 45 euro al chilo al banco taglio. Lei non sa che il prezzo di cessione è di 14 euro al chilo disossato. Meglio che non lo sappia. In Esselunga Verona (corso Milano) ha poi scoperto che lì le uova Naturelle vengono vendute a 2,49 euro mentre da Martinelli a Bussolengo (8 chilometri di distanza), il giorno prima, le ha trovate a 1,50 euro. Per correttezza vale la pena aggiungere che quelle più costose sono una ‘selezione di soli pulcini femmina’. Dinamiche commerciali, si dirà. Va bene, ma forse il consumatore ha diritto a una spiegazione. O no?

 

 

 

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