Il Consorzio Aceto balsamico di Modena replica al Codacons: “Deve interrompere la diffusione di notizie false, infondate e tendenziose”

Modena – Immediata la replica del Consorzio tutela Aceto balsamico di Modena dopo la diffida ricevuta dal Codacons circa l’utilizzo del sistema di informazione ‘Consortium Profile’ e l’aggiunta di aggettivi qualificativi, anche sotto forma numerica, alla denominazione ‘Aceto balsamico di Modena’ (leggi qui). “Il Codacons deve interrompere immediatamente la diffusione di notizie false, infondate e tendenziose”, sottolinea Federico Desimoni, direttore del Consorzio tutela Aceto balsamico di Modena. In merito al sistema di informazioni ‘Consortium Profile’, Desimoni spiega: “La questione è incomprensibile. Un’Associazione che ha la finalità di promuovere la consapevolezza del consumatore si oppone all’adozione di un sistema legittimo, chiaro e utilissimo proprio per il consumatore. Il nuovo marchio del Consorzio, infatti, in modo essenziale, chiaro e immediato fornisce al consumatore quelle informazioni sul prodotto che gli servono per capire se il prodotto stesso corrisponde alle sue aspettative e a ciò che cerca. È dunque uno strumento di discernimento che può guidare a una scelta informata e consapevole e soprattutto fondata su dati analitici precisi, certificati e controllati”. Le motivazioni del Codacons, spiega il Consorzio, sarebbero quindi “errate nei fatti, infondate e inconsistenti dal punto di vista giuridico e incongruenti rispetto alla logica generale della contestazione”. “Emerge infine un pregiudizio evidente”, conclude Desimoni, “che ci risulta di difficile comprensione e, soprattutto, è gravissimo che Codacons stia diffondendo presso i media la sua posizione senza che sia sostenuta da un’approfondita analisi e dai necessari autorevoli riscontri di organi di controllo e giurisdizionali”.

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