Macomer (Nu) – Il Consorzio del Pecorino Romano Dop prova a limitare i danni sulla filiera causati dai rincari attraverso un’iniziativa insieme che coinvolge le banche. Il presidente Gianni Maoddi ha infatti assicurato che è stato negoziato con alcune l’aggiornamento dei costi di produzione del Pecorino Romano sottoposto a pegno rotativo. In questo modo sarà possibile garantire un prestito più adeguato a chi ne faccia richiesta, per aiutarlo ad affrontare gli aumenti che interessano l’intera filiera.
“Oggi più che mai ci rendiamo conto che mancano le materie prime e siamo tutti costretti a pagare prezzi esagerati spostando la ricchezza altrove”, spiega Maoddi, “il sistema deve essere rivisto, bisogna incentivare chi produce anziché dare aiuti inutili per non produrre e se poi la remunerazione non fosse sufficiente bisogna intervenire per riequilibrare il reddito della produzione primaria”. Il presidente del Consorzio conclude poi che “urgono incentivi ad agricoltori e allevatori per stare nelle campagne, cosa che risolverebbe il problema dello spopolamento e della disoccupazione creando benefici per l’intera economia della nostra isola”.