Bagsværd (Danimarca) – Non solo le punture, ora anche le pillole. Novo Nordisk, azienda danese produttrice dei farmaci anti-diabete e anti-obesità Ozempic e Wegoby (leggi qui), starebbe sperimentando un nuovo farmaco dimagrante che si assume per via orale: l’amicretina (amycretin in inglese). E che potrebbe essere commercializzato già entro il 2030. Lo riporta Reuters, specificando che durante la fase 1 del trial la nuova pillola ha mostrato un tasso di dimagrimento del 13,1% dopo solo 12 settimane di assunzione, rispetto all’1,1% dei pazienti che hanno assunto un placebo. Un risultato due volte migliore rispetto a quello garantito nelle stesse fasi di test da Wegovy, che si fermava al 6%.
Proprio come Ozempic e Wegovy, anche l’amicretina agirebbe in base al principio attivo del semaglutide, che mima l’azione dell’ormone naturale GLP-1, generando un senso di sazietà e quindi riducendo l’appetito. A rendere l’amicretina ancora più performante sarebbe però la sua capacità di replicare anche l’azione di un altro ormone, l’amilina: secreta dalle cellule beta pancreatiche insieme all’insulina, è anch’essa in grado di generare senso di sazietà e rallentare lo svuotamento gastrico.
“L’amilina”, racconta il portale specializzato in scienza e biotecnologie Labiotech, “quando viene rilasciata nel flusso sanguigno attiva vari meccanismi omeostatici e di ricompensa del cervello per ridurre l’appetito e quindi l’assunzione di cibo. Pertanto, stimolando sia il GLP-1 che l’amilina, l’amicretina potrebbe ridurre ulteriormente la fame e rallentare lo svuotamento dello stomaco, forse anche più di Wegovy”.
LEGGI ANCHE