Roma – La Cina sta limitando l’ingresso di carne dall’estero. Tra gennaio e febbraio 2022, l’Amministrazione generale delle dogane cinesi (Gacc) ha respinto diversi lotti di prodotti a base di carne provenienti soprattutto da Usa e Australia. Secondo le autorità locali, i lotti avevano una certificazione del carico incoerente o errata. In realtà, gli analisti statunitensi parlano di una probabile nuova fase della guerra commerciale tra Washington e Pechino, mentre l’Australia, a causa di politiche controversie tra le parti, è sempre più tagliata fuori dal mercato cinese: negli ultimi 12 mesi ha visto infatti la sospensione dell’acquisto di carne bovina e ovina da 10 unità di lavorazione australiane. Ultimamente anche la Lituania ha perso l’accesso al mercato cinese della carne bovina poiché sospettata di svolgere una politica ambigua nei confronti della Cina. Secondo gli analisti, dunque, tra il 2022 e il 2023, la mappa cinese dei fornitori di carne potrebbe cambiare: Pechino sta sfruttando l’eccesso di offerta di carne suina nel mercato interno e sta inserendo nuovi fornitori nel mercato della carne bovina. Gli Stati sudamericani (in primis il Cile) dovrebbero aumentare la loro presenza nel mercato cinese della carne, insieme alla Nuova Zelanda, mentre il resto dei principali attori del settore potrebbe incontrare nuove barriere commerciali.
