In Alto Adige le coop comprano anche latte non locale. Ma impongono limiti produttivi agli allevatori

2021-10-28T14:53:18+02:0027 Ottobre 2021 - 16:40|Categorie: Latte|Tag: , , |

Bolzano – Non tutti i prodotti lattiero caseari altoatesini sono realizzati con latte locale. E gli allevatori non ci stanno. La denuncia è di ItaliaOggi, a cui l’avvocato David Röttgen spiega: “Prima le latterie dell’Alto Adige hanno spinto i propri soci allevatori a produrre sempre più latte, poi dal 2018 hanno imposto un regime paragonabile alle vecchie quote latte europee limitando la produzione altoatesina. Ma al tempo stesso comprano latte fuori dall’Alto Adige dove i parametri di produzione non sono certi quelli altoatesini”. L’avvocato aggiunge: “Stride soprattutto l’acquisto di latte, di provenienza non altoatesina e non meglio nota, per destinarlo alla produzione di prodotti altoatesini, anche se non a marchio, quando al contempo le stesse latterie costringono gli allevatori locali a ridurre la produzione”.

Gli allevatori protestano. “Le cooperative ci dicono che devono comprare latte spot per remunerare bene il latte dei soci”, affermano. Ma il consumatore “crede che quel prodotto sia dell’Alto Adige. E poi non è accettabile che la nostra cooperativa compri latte a prezzo basso”. Si ricorda, infatti, che in media il latte altoatesino viene pagato 60 centesimi al litro. Mentre quello da fuori regione arriva a 30-40 centesimi al litro. Non sono note, comunque, le quantità di latte non altoatesino acquistate.

Interviene nel dibattito, come riporta ItaliaOggi, anche l’assessore provinciale all’Agricoltura ed ex senatore Hans Berger: “Se c’è il marchio di qualità il latte è altoatesino, altrimenti sarebbe frode in commercio e sarebbe un danno enorme”. Dunque, quanto al latte senza marchio, “si tratta di lavorazioni per terzi, fatte con latte di terzi per la marca di altri. E’ soltanto prodotto in Alto Adige”.

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