Avviato a riciclo, nel 2020, l’87,3% degli imballi cellulosici in Italia. Comieco: “Nostro settore strategico nel Pnnr”

2021-10-27T16:14:06+02:0027 Ottobre 2021 - 16:13|Categorie: Tecnologie|Tag: , , , , , , , |

Rimini – Arrivano dall’edizione 2021 Ecomondo, fiera dell’innovazione al servizio dell’economia circolare in programma a Rimini dal 26 al 29 di ottobre, gli ultimi dati relativi al tasso di riciclo degli imballi cellulosici nel nostro Paese che, nel 2020, ha raggiunto l’87,3%. A renderlo noto è il consorzio nazionale Comieco, che sottolinea anche come questa ragguardevole percentuale posizioni l’Italia ai primi posti, in Europa, per volumi di carta e cartone avviati a riciclo, con 10 anni di anticipo rispetto agli obiettivi Ue al 2030. “La filiera della carta è stata individuata nel Pnrr come settore faro con 150 milioni di euro”,  sottolinea il vicedirettore di Comieco, Roberto di Molfetta. “Un’occasione importante per dotare il Paese di una rete d’impianti per la separazione dei cartoni per bevande”. Aggiunge Lorenzo Poli, presidente di Assocarta: “Nel 2020, in oltre 90 impianti – dei 153 stabilimenti cartari dislocati sulla nostra penisola – sono state reimmesse nei cicli produttivi 5,2 milioni di tonnellate di carta da riciclare, in aumento del 2,9% rispetto al 2019. Sul podio del riciclo la regione Toscana con il 26,5% dei consumi complessivi, seguita da Veneto con il 18% Piemonte (13,2%) e Lombardia (11,6%)”. Nella cornice di Ecomondo, Comieco e Ace (l’Alleanza europea per il cartone alimentare e l’ambiente) hanno organizzato l’evento ‘Cartoni per bevande ed economia circolare’, durante il quale sono stati ribaditi gli impegni assunti dall’industria all’interno della Roadmap 2030: tasso medio di riciclo del 70% (oggi è al 50%) e decarbonizzazione della catena di produzione e distribuzione coerente con l’obiettivo di riduzione di 1,5° gradi/centigradi fissato dalla ‘Science based targets initiative’.

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