Inchiesta Sloane Avenue: confermato il blocco dei conti svizzeri a Mincione (60 mln di euro)

2022-01-10T11:43:12+01:0010 Gennaio 2022 - 11:43|Categorie: in evidenza, Mercato|Tag: , , |

Berna (Svizzera) – La corte dei reclami penali svizzera ha confermato il blocco dei conti correnti del finanziere Raffaele Mincione, indagato nell’ambito dell’inchiesta relativa al palazzo londinese di Sloane Avenue, comprato dalla Santa Sede. Mincione (socio di Conad in Bdc, creata per acquisire Auchan Italia) ha chiesto lo sblocco dei conti svizzeri (60 milioni di euro) posti sotto sequestro da un anno. Come si legge sull’Huffington Post, gli avvocati Miriam Mazou e Rocco Taminelli sottolineano: “Il contestato sequestro non gli permetterebbe di far fronte alle sue spese personali e familiari. Egli non potrebbe rimborsare prestiti personali o relativi a società, le quali si vedrebbero anche rifiutare partenariati e finanziamenti, nonché aperture di conti bancari, dovendo persino chiudere relazioni esistenti”. Ma la Corte dei reclami penali ha respinto il ricorso. E nella sentenza relativa al fascicolo RR.2021.144 ha stabilito che “senza approfondire l’esistenza e l’entità degli impegni finanziari invocati, per i quali sono stati presentati dei documenti, occorre rilevare che il ricorrente non ha prodotto documentazione che possa permettere a questa Corte di verificare se lo stesso non disponga di altri beni per ovviare alle sue asserite difficoltà economiche. Dagli atti dell’incarto non è assolutamente chiaro quali siano i redditi e il patrimonio dell’interessato”.

Torna in cima