Inchiesta sul palazzo di Sloane Avenue (Londra): sequestrati i conti di Raffaele Mincione

2020-06-08T17:41:49+01:008 Giugno 2020 - 11:32|Categorie: Mercato|Tag: |

Londra (Regno Unito) – Svolta nell’inchiesta sul palazzo londinese di Sloane Avenue, l’immobile da 300 milioni di euro al centro di un affare internazionale che coinvolge la Santa Sede e due finanzieri: Gianluigi Torzi e Raffaele Mincione (socio di Conad in Bdc Italia). L’indagine, voluta direttamente dal papa, ha portato all’arresto di Torzi, tra i protagonisti dell’acquisto del palazzo londinese. Gli vengono contestati diversi episodi di estorsione, peculato, truffa aggravata e autoriciclaggio. La Segreteria di Stato vaticana avrebbe scelto lui per acquisire l’immobile dal fondo Athena controllato da Raffaele Mincione, in cui la Segreteria di Stato aveva in precedenza investito 200 milioni di dollari (nel 2013). Nel mirino anche monsignor Alberto Perlasca, indagato per peculato, in concorso con i finanzieri Torzi e Mincione per il passaggio – nel novembre 2018 – della società 60 Sa, che deteneva il palazzo, dal fondo Athena di Mincione alla Segreteria di Stato. Il peculato riguarderebbe 40 milioni di euro pagati dalla Segreteria al finanziere per sciogliere l’investimento del Vaticano nel fondo Athena. Per questo i conti intestati a Mincione, scrive il Corriere della Sera, sono finiti sotto sequestro.

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