Isit: si può migliorare la proposta Ue sulle Indicazioni geografiche

2022-04-06T17:25:31+02:006 Aprile 2022 - 17:25|Categorie: Salumi|Tag: |

Milano – La Commissione europea ha da pochi giorni presentato una proposta legislativa per la revisione del sistema Ue delle Indicazioni geografiche. Secondo il presidente di Isit, Lorenzo Beretta, il regolamento proposto rappresenta una prima base di partenza su cui lavorare, dal momento che pur presentando alcuni aspetti migliorativi non appare tuttavia sufficiente. Appaiono migliorati, secondo il presidente, alcuni aspetti di tutela legati ai domini internet ingannevoli e all’uso dei prodotti Dop e Igp come ingredienti, che andrebbero comunque ulteriormente implementati. Un altro aspetto migliorativo è la facoltà per i Consorzi e i disciplinari di prevedere pratiche di sostenibilità ambientale, che potrebbero essere così progressivamente e volontariamente introdotte per aiutare i salumi tutelati ad effettuare una maggior e più veloce transizione ecologica. Valeva però la pena osare di più, prosegue la nota di Isit, nell’ambito della tutela e della valorizzazione, in particolare sui poteri conferiti a questo proposito ai Consorzi; poteri che appaiono invece in parte confusi e comunque amplificabili per renderli veramente efficaci. Bisogna che la Commissione prenda atto che i Consorzi di produttori sono le strutture in Europa che più di tutte hanno le competenze, l’esperienza e la titolarità per svolgere un’efficace azione di tutela e promozione delle Ig. Ci saremmo inoltre aspettati, ha aggiunto Lorenzo Beretta, più pragmaticità e realismo per quanto riguarda la delicata questione degli alimenti per animali utilizzati per la produzione delle nostre Indicazioni geografiche che, secondo l’esecutivo comunitario, devono provenire prevalentemente dall’area geografica tipica. Bisogna anche essere realisti: non solo l’Italia e l’Europa non sono autosufficienti per quanto riguarda le materie prime per mangimi, nel caso dell’Italia anche per oggettive difficoltà legate al paesaggio e al clima di alcune aree geografiche, ma molte aziende del nostro settore stanno affrontando sfide immediate legate all’approvvigionamento a causa della crisi in Ucraina, che stanno minacciando in alcuni casi la loro capacità di produrre a causa della carenza e/o alto costo di materie prime, energia ed alimenti per animali. Sarebbe quindi opportuno prevedere già nel testo del regolamento quantomeno delle deroghe a tale previsione in caso di oggettive difficoltà per alcuni Paesi e alcune aree geografiche.

In foto: Lorenzo Beretta, presidente Isit

 

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