Milano – Italian Wine Brands (IWB) celebra i 10 anni dalla sua quotazione in Borsa su EGM, avvenuta il 29 gennaio 2015. Ieri a Palazzo Mezzanotte – sede di Borsa Italiana – si è tenuta una cerimonia celebrativa alla presenza di tutto il management team, consiglieri, soci investitori della prima ora, per una ricorrenza significativa per il primo Gruppo vinicolo italiano che si è quotato sulla Borsa italiana.
Per l’occasione, la società ha convocato l’assemblea degli azionisti che ha approvato la proposta del CdA di distribuire un dividendo straordinario pari a 0,5 euro per ciascuna azione avente diritto, “in considerazione dell’eccezionale percorso di crescita e di creazione di valore realizzato dalla società nel corso di questi 10 anni e del riconoscimento del supporto degli azionisti al percorso di sviluppo di IWB sia organico, sia per linee esterne”, spiega la società in una nota. “Come tangibile riconoscimento per la competenza, passione e dedizione di tutti i collaboratori, il Gruppo corrisponderà a ciascun dipendente un premio straordinario di 1.000 euro con la prossima retribuzione”.
Dal debutto sul mercato nel 2015, si legge ancora, il titolo di Italian Wine Brands in Borsa ha registrato una crescita di valore pari a oltre il 130%, passando dai 10 euro per azione al momento della quotazione a oltre 22 euro odierni. Parallelamente, la capitalizzazione di mercato è cresciuta da circa 60 milioni di euro del giorno dell’Ipo, a oltre 210 milioni attuali. “Oggi, con oltre il 70% di flottante, IWB rappresenta una vera e propria public company, con migliaia di azionisti, tra cui investitori istituzionali italiani ed esteri e privati cittadini”. Oltre a Giordano Vini e Provinco, nel corso degli anni il Gruppo ha aggregato altre cinque aziende: Svinando, Raphael Dal Bo, Enoitalia, Enovation Brands e Barbanera.
“Grazie alla nostra squadra, oggi Italian Wine Brands è una realtà riconosciuta, rispettata e apprezzata in tutto il mondo, per le dimensioni, la qualità dei prodotti, l’ampiezza di gamma, la distribuzione e per il fatto di essere l’unica vera public company italiana del vino”, ha affermato il presidente e Ceo, Alessandro Mutinelli. “Abbiamo mantenuto la promessa fatta al momento della quotazione: quella di diventare un soggetto aggregatore nel frazionato mondo del vino italiano, per competere ad armi pari con i principali competitors mondiali. E abbiamo mantenuto anche la promessa con i nostri azionisti, moltiplicando la capitalizzazione di Borsa. Il nostro viaggio, però, non è finito, ci aspettano ancora tante strade da esplorare, che affronteremo con competenza entusiasmo e voglia di arrivare”. Dal 2015 a oggi, il fatturato di IWB è passato da circa 140 milioni ai 400 milioni attuali, con oltre l’80% delle vendite realizzate sui mercati internazionali.
In foto da sinistra: Alessandro Mutinelli (presidente e Ceo di IWB) e Simone Strocchi, consigliere di IWB e promotore con Electa Ventures dell’operazione di quotazione nel 2015