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La birra belga trappista è a rischio: sono sempre meno le vocazioni monastiche

2023-03-28T17:06:12+01:0027 Marzo 2023 - 13:57|Categorie: Beverage|Tag: , , , |

Malle (Belgio) – La crisi nelle vocazioni a una vita monastica sta mettendo in difficoltà il comparto della birra belga trappista. Da oltre due secoli i monaci trappisti delle Fiandre (Belgio settentrionale) si occupano infatti di produrre una birra di alta qualità. Ma, visto che ci sono sempre meno giovani disposti a scegliere lo stile di vita che implica il diventare monaci, il comparto sta affrontando un periodo di difficoltà. A riportare la notizia un articolo di La Repubblica.

Attualmente, in Belgio, sono solo cinque i monasteri sopravvissuti che sono specializzati nella produzione della nota birra. E il più vecchio di questi, Westmalle, è preoccupato per il futuro che attende il comparto vista la mancanza di frati. “Fra dieci o 20 anni, ho scarsa fiducia che avremo abbastanza monaci per fare funzionare il birrificio”, dichiara infatti Philippe Van Assche, direttore commerciale laico dell’iniziativa. “La società di oggi offre scarse motivazioni a chi vuole diventare un monaco”, sottolinea invece Padre Benedetto, priore dell’abbazia di Westmalle all’Observer di Londra. “La vita religiosa non viene più considerata significativa, è vista come misteriosa, con una connotazione negativa. Anche se è molto più affascinante di quanto si possa sospettare.

Per risolvere la situazione, racconta la rivista, si potrebbe fare più affidamento sui frati dei monasteri trappisti in Africa, Asia e America del Sud. Dove l’ordine è in crescita. Se invece i monasteri dovessero cedere l’attività a imprese laiche si causerebbe la perdita dell’etichetta di ‘birra trappista’. Che prevede che la referenza sia prodotta all’interno di un’abbazia sotto la supervisione di monaci o suore e con tutti i proventi destinati al mantenimento della comunità religiosa.

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