Lavoratori preoccupati per il futuro di Perugina

2018-03-14T10:51:15+02:0014 Marzo 2018 - 10:51|Categorie: Dolci&Salati|Tag: , , , , |

Perugia – Dopo aver ascoltato le Rsu aziendali e alcuni operai, il sindaco e la giunta di Perugia si sono impegnati a portare la questione Perugina al centro dell’azione politica. Con l’obiettivo di evitare ulteriore impoverimento di personale e produzione nello stabilimento di San Sisto. La preoccupazione è che gli esuberi, per i quali è appena stato raggiunto l’accordo fra Nestlé e sindacati, siano solo la punta dell’iceberg. Il rappresentante della Cgil, Luca Turcheria, ha spiegato: “Nel giro di qualche anno Nestlé manterrà le produzioni che garantiranno una marginalità più elevata, che nel settore dolciario, significa abbattimento dei costi fissi, ristrutturazioni e chiusura di stabilimenti. L’unica clausola di salvataggio che abbiamo per ora è il Bacio Perugina, tutte le altre produzioni possono essere trasferite da un momento all’altro in altre fabbriche del gruppo con costi minori”. I lavoratori chiedono la costituzione di una commissione tecnica di controllo quale anello di congiunzione con l’azienda e la rendicontazione dei 60 milioni di euro per il rilancio, sui quali ci sarebbe poca chiarezza.

 

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