L’export di vino verso gli Usa del ministro Lollobrigida: giusto gettare acqua sul fuoco, ma il crollo del mercato sarebbe totale. Che fare?

2025-03-18T08:54:06+02:0018 Marzo 2025 - 08:50|Categorie: in evidenza, Vini|Tag: , , |

Di Giulio Rubinelli

 

Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, ha detto a WineNews: “Non dobbiamo essere terrorizzati dai dazi. I prodotti premium nel vino continueranno a essere acquistati perché vengono scelti non sulla base del prezzo basso, ma del prezzo giusto”.

Di seguito qualche dato dell’Unione italiana vini sull’export di vini italiani negli Usa:

Categoria Prezzo Franco Cantina Incidenza Dazio del 200% Dazio del 100%
Mainstream 4,8 $/litro 81% 14,4 $/litro 9,6 $/litro
Premium 8,80 $/litro 17% 26,4 $/litro 17,6 $/litro
Luxury 40 $ e più 2% 120 $ e più 80 $/litro

Il prezzo medio dell’export è di 5,35$ franco cantina.

Voi capite bene che se venissero applicati i dazi promessi da Trump del 200%, ma anche del 100% sarebbe una catastrofe per l’intero comparto del vino, anche per quello luxury. Se una bottiglia di barbaresco di Gaja è nella lista dei vini a 500 euro, costerebbe 1.000 o 1.500 dollari nel peggiore dei casi e anche il segmento luxury sarebbe abbandonato dai consumatori Usa.

La tranquillità del ministro forse è dovuta al fatto che i suoi aiutanti non abbiano fatto in tempo a fare le moltiplicazioni. Lui da buon politico butta acqua sul fuoco e ha ragione, ma in questo caso non si tratta di acqua ma di vino, dove lavorano migliaia di aziende e decine di migliaia di lavoratori fissi e stagionali.

Signor ministro, che provvedimenti prenderete per affrontare un crollo del mercato verticale come quello che si prevede?

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