Margherita Distribuzione/Conad e Carrefour si accordano con il fisco per evasione dell’Iva

2022-12-30T12:14:59+01:0030 Dicembre 2022 - 12:13|Categorie: Il Graffio, in evidenza, Retail|Tag: , , , |

Di Luigi Rubinelli

Scrive il quotidiano Domani (direttore Stefano Feltri) che la Guardia di Finanza ha indagato molte aziende per evasione dell’Iva, soprattutto quelle con sedi all’estero. Oltre ad Axa, Aramco, Coca Cola, Mediolanum e altre, sono finite nel mirino anche Conad e Carrefour.

Le verifiche nel settore della Gdo hanno colpito Margherita Distribuzione (51% di Conad e 49% di Raffaele Mincione), la società che ha rilevato le attività di Auchan in Italia. A settembre 2022, insieme a tutte le altre citate, è stata coinvolta in un’inchiesta sulle frodi Iva. Nel frattempo è stato trovato l’accordo per la pace fiscale. Per Margherita Distribuzione, scrive Domani, il contenzioso si è concluso con il versamento di 61,5 milioni di euro. L’azienda ha fatto sapere che “si è prontamente attivata al fine di interrompere ogni condotta potenzialmente illecita. Inoltre, con il coinvolgimento fattivo di Auchan Retail, suo precedente unico azionista, Margherita Distribuzione ha fornito piena collaborazione all’Agenzia delle entrate e condiviso tutta la documentazione disponibile, nonché già versato tutti gli importi contestati, e continueranno a collaborare con le autorità per perseguire i responsabili della frode”.

Carrefour ha già pagato 26,2 milioni di euro per concludere l’accordo con l’Agenzia delle entrate. L’azienda, per il tramite dell’ufficio stampa italiano, pur confermando l’intesa con il fisco sostiene che la cifra non è stata ancora riscossa e che l’importo citato si riferisce a quanto sequestrato dalla procura. “Carrefour Italia si è immediatamente attivata per un confronto costruttivo e collaborativo finalizzato al chiarimento e alla definizione delle contestazioni, relative a ipotesi di presunte frodi fiscali. La società ha quindi portato avanti positive interlocuzioni con l’Agenzia delle entrate, definendo la controversia nei giorni precedenti il Natale”.

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