Venturina Terme (Li) – 4.477 tonnellate di pomodoro confiscate, per un valore complessivo di tre milioni di euro. Questo il risultato conseguito a fronte di un’investigazione durata settimane, portata avanti dal Comando carabinieri per la tutela agroalimentare e l’Unità dell’arma territoriale e forestale di Livorno. Che ha condotto alla perquisizione e al sequestro dello stabilimento produttivo di Italian Food – Gruppo Petti, società operante nel settore conserviero con sede a Venturina Terme (Li). Sequestrate 3.500 tonnellate di conserve rosse in bottiglie, barattoli, bricks e vasi di vetro: tutte, secondo gli inquirenti, spacciate per italiane. Le etichette, infatti, presentavano la dicitura ‘pomodoro 100% italiano’ e/o ‘pomodoro 100% toscano’. Confiscate anche 977 tonnellate di prodotto semilavorato e concentrato di pomodoro di origine estera, contenuto all’interno di fusti e bidoni, utilizzato per mettere in atto la presunta truffa. Denunciati sei soggetti, tutti indagati per concorso in frode di commercio. Prelevata, infine, anche la documentazione contabile, amministrativa e di laboratorio presente sul posto. I militari, nel corso del blitz dei giorni scorsi, come riporta Il Tirreno, hanno sorpreso gli addetti nell’area di lavorazione proprio mentre effettuavano l’operazione: il sistema prevedeva di utilizzare percentuali variabili di pomodoro concentrato extra Ue miscelato a dosati quantitativi di semilavorati di pomodoro italiano.
Maxi sequestro ‘Scarlatto’ nello stabilimento Petti (1): pomodoro straniero spacciato per italiano. Confiscate oltre 4mila tonnellate fra conserve e semilavorati
RepartoGrafico2021-04-26T14:27:44+02:0026 Aprile 2021 - 13:41|Categorie: Grocery, in evidenza, Ortofrutta|Tag: gruppo petti, Il Tirreno, italian food, Petti, sequestro ‘Scarlatto|
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