Spoleto (Pg) – A due anni dalla nascita di ‘A Hand for the Future’, il Piano di sostenibilità 2030 lanciato in occasione del centenario con cui è stato avviato il percorso verso una transizione sostenibile, Monini presenta il suo primo bilancio di sostenibilità. L’azienda umbra produce ogni anno, in media, oltre 35 milioni di litri di olio per un fatturato complessivo che, nel 2021, ha superato i 160 milioni di euro. Il documento, stilato in collaborazione con The European House-Ambrosetti, racconta i risultati ottenuti dal Gruppo al 2021, e fornisce un aggiornamento circa i 25 progetti che dovranno essere ultimati entro il 2030. Tra questi: la realizzazione di Bosco Monini tra Umbria e Toscana, tramite la messa a dimora di 1 milione di nuovi olivi (ad oggi, ne sono stati piantati circa 430mila); coltivare il 100% di oliveti ad agricoltura biologica o integrata; ridurre fino al 70-80% i consumi di acqua grazie all’irrigazione di precisione; rendere tracciabili al 100% i prodotti; sostenere per 10 anni la ricerca scientifica e lo studio dei benefici dell’olio extravergine d’oliva per il metabolismo. Tra i traguardi al 2021 del Gruppo, che vanta 136 collaboratori, oltre all’espansione di Bosco Monini, figurano la coltivazione a biologico del 100% di quest’ultimo; la conversione del 100% dei sottoprodotti per produrre energia e per la fertirrigazione; la collaborazione con Fondazione Umberto Veronesi per indagare le proprietà dell’olio extravergine di oliva sull’invecchiamento della popolazione e sulla prevenzione di numerose malattie. Prosegue, inoltre, l’impegno sull’educazione alimentare, con il progetto ‘Monini per la Scuola’, che ha già permesso di raggiungere 900mila bambini e ragazzi in Italia e Polonia. Numerosi, poi, i progetti che vedono impegnata l’azienda a ridurre l’impatto ambientale delle sue bottiglie (al 2021, le bottiglie di vetro verdi Monini sono costituite al 60% da vetro riciclato).
