Mozzarella di bufala Dop: le modifiche al Disciplinare verso il voto in regione Campania

Napoli – Tornano ad infiammarsi gli animi in occasione della nuova tappa del lungo iter di modifica al Disciplinare di produzione della mozzarella di bufala campana Dop: il voto della Regione Campania, che dovrebbe avvenire nelle prossime settimane. Le novità del documento, già approvato dal Cda del Consorzio nel mese di maggio, prevedono, tra l’altro, il via libera alla versione ‘frozen’ per l’export, solo nei canali professionali. Ed è senza dubbio questo punto ad avere suscitato alcune contrarietà, come quella di Confagricoltura, che si è apertamente schierata contro la modifica. “Il frozen export nei canali professionali è solo una delle nostre proposte – ha precisato all’Ansa il direttore del Consorzio di tutela, Pier Maria Saccani”. Tra le altre modiche, infatti, c’è quella del divieto di acquistare materia prima di bufala diversa da quella certificata Dop, anche per adoperarla in produzioni generiche. Inoltre, viene introdotto il marchio ‘Lavorato a mano’, per tutelare le produzioni più artigianali. “Stiamo parlando di innovazione, come avvenne per il parmigiano in bustine o per il passaggio delle vaschette degli affettati dal sottovuoto alle vaschette in atmosfera modificata, per un prodotto che già si compra comunque refrigerato, a 4 gradi nella distribuzione moderna, e che deve poter arrivare all’estero surgelato per assicurare una qualità maggiore delle produzioni a lunga scadenza”, ha aggiunto Saccani. Le modifiche, oltre al voto della regione Campania, dovranno passare al vaglio delle altre tre regioni dell’area di produzione: Lazio, Molise e Puglia. sarà poi la volta del ministero delle Politiche agricole e alimentari e, infine, il documento passerà al voto dell’Unione Europea.

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