ParmaFood Group presenta il suo primo bilancio di sostenibilità

2021-07-09T19:29:29+02:009 Luglio 2021 - 12:00|Categorie: in evidenza, Salumi|Tag: , |

Il gruppo, che comprende Terre Ducali, Parma Is e HPP Italia, investe sempre più in un ambito strategico per tutto il settore. Che disegna un nuovo concetto di imprenditorialità. La parola a Giulio Gherri, socio e amministratore delegato. 

Quest’anno ParmaFood Group ha deciso di pubblicare, contestualmente al bilancio finanziario, il suo primo rapporto di sostenibilità, sviluppato secondo i principi definiti dagli standard della Global reporting initiative (Gri). Che garantiscono un’impostazione solida e riconosciuta a livello internazionale. Un modo per raccogliere e raccontare le energie che il Gruppo profonde per rendere più sostenibili le proprie attività, ma anche per dialogare con maggiore trasparenza con tutti gli stakeholder. Ne abbiamo parlato con il dott. Giulio Gherri, Ad di ParmaFood Group (Prosciuttificio San Michele, Parma Is, HPP Italia, Frescobreak), nota per i brand Terre Ducali, Fresche Idee e Pagnotto.

Da dove nasce questa decisione?

È indispensabile uno sforzo corale per arginare i cambiamenti dovuti all’impatto dell’uomo sul pianeta. Da molti anni profondiamo energie, tempo e investimenti, per limitare l’impatto delle nostre attività. Ci è parso naturale iniziare a raccogliere quanto fatto finora e raccontarlo con questo strumento.

La percentuale di aziende che si è dotata di un rapporto di sostenibilità è tuttora minoritaria; definireste la vostra scelta innovativa?

Per certi aspetti sì; le realtà del settore alimentare che comunicano i propri impatti stanno aumentando, ma nel settore dei salumi – uno di quelli in cui maggiormente operiamo e in cui siamo attivi da più anni – sono ancora poche. Ci auguriamo che il nostro esempio venga presto seguito da molte altre aziende: in questa partita è in gioco il futuro del pianeta che ci ospita e, di conseguenza, di tutti noi.

Una scelta legata anche a un nuovo concetto di imprenditorialità e innovativa per il vostro settore?

Un’idea di imprenditoria sana, consapevole delle proprie responsabilità e in grado di divenire motore del benessere sociale. Le realtà del settore alimentare che comunicano i propri impatti stanno aumentando, ma nel settore dei salumi sono ancora poche. Ci auguriamo che il nostro esempio venga seguito da altre aziende: in questa partita è in gioco il futuro del pianeta che ci ospita.

Ci può fare alcuni esempi del vostro approccio sostenibile alla produzione?

Gli esempi sono molti, ma selezionandone alcuni, potrei fare cenno agli sforzi per ridurre il ricorso all’energia da fonti fossili: a questo proposito abbiamo installato un impianto fotovoltaico e uno di cogenerazione per la produzione di energia elettrica. Stiamo inoltre investendo in attività di ricerca e sviluppo che ci permettano di individuare materiali compostabili e riciclabili a base carta e monomateriali 100% riciclabili per il packaging primario dei nostri prodotti, e poniamo la massima attenzione nella gestione dell’acqua e dei rifiuti; riutilizziamo anche gli scarti di lavorazione in un’ottica di economia circolare.

Cosa vedete nel futuro?

Credo che tra i maggiori doveri di un imprenditore ci sia quello di restituire al proprio territorio ciò che ha dato. E nel nostro caso specifico, essendo un gruppo alimentare di Parma, universalmente conosciuta come Food Valley ciò è ancora più doveroso. Guardiamo al futuro con l’ambizione di costituire un nuovo polo aggregante nel settore fresco dei prodotti alimentari e delle bevande, che faccia dell’eccellenza qualitativa e dell’avanguardia tecnologica i suoi tratti distintivi, e riesca a suscitare emozioni. Un obbiettivo, questo, raggiungibile attraverso un percorso di crescita nel lungo termine all’insegna dell’internazionalizzazione e della sostenibilità, in tutte le sue declinazioni.

In foto, da sinistra: Giorgio, Giulio e Giancarlo Gherri

 

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