Parma – Nel 2022 i focolai di Psa tra i maiali domestici nell’Ue sono diminuiti del 79% rispetto al 2021. Il calo è stato particolarmente marcato in Romania, Polonia e Bulgaria. La Lituania, invece, ha registrato un leggero aumento causato da un raggruppamento di focolai notificati in estate nella parte sud-occidentale del Paese. I dati arrivano dall’ultimo report pubblicato dall’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare). “Sebbene il nostro ultimo rapporto evidenzi segnali incoraggianti che indicano che le misure per fermare la diffusione del virus stanno avendo effetto, il quadro nell’Ue non è affatto completamente positivo e dobbiamo restare in guardia“, ha dichiarato Bernhard Url, direttore esecutivo Efsa. La malattia è stata notificata in otto Paesi dell’Ue nei maiali domestici, tra cui l’Italia, e in 11 Paesi nei cinghiali selvatici. Per quanto riguarda i suini, la Romania è stato il Paese dell’Ue più colpito. Per coadiuvare le misure ancora in atto per controllare la diffusione del virus, l’Efsa ha deciso di prorogare la campagna StopASF al 2023. La campagna, giunta alla quarta edizione, mira a sensibilizzare gli allevatori, i cacciatori e i veterinari sulle modalità per individuare, prevenire e segnalare correttamente la Psa.
Peste suina africana in Ue: nel 2022 i focolai sono diminuiti del 79%, ma resta alta l’allerta
Margherita Luisetto2023-05-24T14:12:47+02:0024 Maggio 2023 - 10:22|Categorie: Carni, Salumi|Tag: efsa, peste suina africana, psa|
Post correlati
Cun suino vivo: rimbalzo quasi finito, solo +0,9 centesimi (pesante Dop a 1,959 euro/kg)
30 Aprile 2025 - 16:08
Veroni protagonista agli Internazionali di Tennis di Roma e a Tuttofood Milano
29 Aprile 2025 - 14:41
Peste suina, il commissario Filippini: “Dobbiamo difendere gli allevamenti semibradi”
28 Aprile 2025 - 09:08