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Peste suina, allerta della Regione Veneto: il virus è a 80 chilometri dalle province di Verona e Rovigo

2024-09-16T12:17:47+02:0016 Settembre 2024 - 12:17|Categorie: Carni, in evidenza, Salumi|Tag: , |

Venezia – Continua a circolare il virus della Peste suina africana, con focolai a circa 80 chilometri dalle province di Verona e Rovigo, come spiega una nota della Regione Veneto. “La Peste suina africana”, sottolinea l’ente istituzionale, “è una malattia infettiva dei suini (non si trasmette ad altre specie animali, compreso l’uomo) causata da un virus letale e sta circolando da poco più di due anni nella popolazione di cinghiali selvatici dei territori delle regioni CampaniaCalabriaLazioPiemonteToscanaLiguriaLombardia ed Emilia Romagna, oltre che in altri Paesi europei ed extraeuropei. Dall’ambiente selvatico la malattia può entrare, in carenza di biosicurezze strutturali o gestionali, negli allevamenti di suini domestici”. Dal luglio 2024 la Psa “ha coinvolto anche alcuni allevamenti di suini delle Regioni PiemonteLombardia ed Emilia Romagna, causando mortalità negli animali detenuti e determinando l’esecuzione di una serie di misure previste dalla normativa, tra cui l’abbattimento degli animali negli allevamenti coinvolti e pesanti limitazioni commerciali sanitarie per la filiera suinicola e in particolare per le carni. Il fronte di avanzamento delle più vicine zone di restrizione della Lombardia e dell’Emilia Romagna dista circa 80 chilometri dalle province di Verona e Rovigo“.

La Regione, come riporta il sito Il Dolomiti, ha adottato una serie di misure per prevenire il contagio. Tra queste, il rafforzamento del controllo dell’adozione di misure di biosicurezza negli allevamenti suini e delle procedure per la movimentazione in sicurezza degli animali, per lo smaltimento dei prodotti potenzialmente contaminati, per la pulizia e la disinfezione di ambientistruttureattrezzaturearee e mezzi. Inoltre, “sul territorio regionale devono essere vietate fieremostre mercati che interessino gli animali della specie suina. Negli allevamenti di suini del territorio regionale è vietato l’ingresso di personale non strettamente collegato alle attività di allevamento e alle attività di controllo ufficiale dell’Autorità competente e di controllo e sorveglianza della malattia”.

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