Peste suina: le proposte di tre consiglieri della regione Emilia Romagna

2023-03-15T12:16:15+02:0014 Marzo 2023 - 16:49|Categorie: Carni, in evidenza, Salumi|Tag: , |

Bologna – Nei giorni scorsi sono state rinvenute tre carcasse di cinghiale infette non lontano dal confine con le province di Parma e Piacenza (nei territori montani). Preoccupati da possibili sviluppi in Emilia Romagna, tre consiglieri regionali (Matteo Daffadà, Gian Luigi Molinari, Massimo Bulbi) hanno presentato una risoluzione in assemblea regionale. “Con il nostro atto impegniamo la Giunta a intraprendere qualsiasi azione utile affinché i focolai di peste suina africana rimangano isolati e non si estendano alla nostra regione. In queste importanti attività di monitoraggio si potrebbe coinvolgere chi già presidia il territorio. Chiediamo inoltre che ci si adoperi affinché l’attività del governo sia improntata all’eliminazione radicale della malattia – proseguono i consiglieri del Pd – in pericolo ci sono il settore produttivo della suinicoltura e l’industria agroalimentare ad esso collegata”.

Secondo i tre consiglieri, “la Regione Emilia Romagna ha adottato importanti misure precauzionali per prevenire la diffusione della malattia e identificarne precocemente l’eventuale ingresso, in particolare per quanto riguarda i cinghiali. Ma non dobbiamo abbassare la guardia. Sull’intero territorio regionale viene applicata la sorveglianza passiva prevista dal Piano Nazionale, è stata avviata la ricerca attiva delle carcasse nei territori più a rischio e sono stati stanziati fondi per incentivare l’adozione delle misure di biosicurezza negli allevamenti suini. Si tratta di un pilastro fondamentale nella prevenzione dell’infezione per evitare le possibilità di contatto con i cinghiali, responsabili del mantenimento del virus nell’ambiente e della sua diffusione in virtù delle grosse distanze che possono coprire anche giornalmente”.

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