Pomodoro pelato di Napoli Igp, il Comitato promotore difende la richiesta: “La nostra proposta è legittima”

2021-03-23T14:21:41+02:0023 Marzo 2021 - 14:21|Categorie: Grocery, in evidenza, Ortofrutta|Tag: , , |

Napoli – In seguito alle polemiche scaturite dal riconoscimento Igp conferito al Pomodoro pelato di Napoli (leggi qui), il Comitato promotore campano difende la propria posizione. In un comunicato stampa ufficiale, l’ente specifica che la richiesta non riguarda la materia prima, ma il prodotto finito trasformato. “È utile ricordare che il riconoscimento di una Igp deve essere legato a una sola delle fasi di ottenimento del prodotto (produzione agricola o trasformazione industriale) che deve avvenire in una specifica area geografica”, spiega la nota. “Nel caso del pomodoro è abbastanza evidente che dovendolo processare non oltre le 24 ore da quando viene raccolto, la materia prima dovrà necessariamente provenire da aree produttive non lontane dagli stabilimenti, privilegiando quelle storicamente vocate alla coltivazione della tipologia allungata, in particolare la provincia di Foggia che, sicuramente, potrà ottenere grandi vantaggi dal riconoscimento della Igp”. Il Comitato promotore, inoltre, evidenzia che la denominazione non è frutto di libero arbitrio, ma è conseguenza della sua storicità. Napoli non è da intendersi come singola città, ma come “simbolo del Mezzogiorno d’Italia e delle potenzialità che esso racchiude”. L’obiettivo, comunque, rimane l’interesse dell’intera filiera del pomodoro da industria e l’ente si dichiara disponibile a lavorare congiuntamente con la regione Puglia per “giungere a una conclusione positiva della vicenda”.

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