Produzione carne Ue (2): persiste il calo per manzi e vitelli

2021-11-03T13:50:30+02:003 Novembre 2021 - 13:50|Categorie: Carni|Tag: |

Bruxelles (Belgio) – Nel primo semestre 2021 è diminuita dello 0,5% la produzione a volume della carne bovina europea. Come evidenziato dall’ultimo report della Commissione europea, la situazione è diversificata però tra i Paesi produttori: -7% per l’Irlanda (a causa delle incertezze dei rapporti commerciali con l’Uk a seguito della Brexit), -1,5% per la Germania (per via della bassa domanda della ristorazione e delle misure pandemiche), ma +6,3% per la Spagna. La situazione economica in graduale miglioramento e gli attuali prezzi favorevoli nell’Ue limiteranno l’ulteriore calo della produzione di carne bovina, a solo -0,5% nel 2021, per poi riprendere la tendenza al ribasso nel 2022 (-0,9%). Previsto, invece, il recupero di import/export. Nel primo semestre 2021 le esportazioni di carne bovina europea sono scese del 6% (soprattutto a causa del calo delle esportazioni verso il Regno Unito). I prezzi dell’Ue relativamente alti stanno giocando un ruolo importante in questo contesto. Continuano invece a crescere le esportazioni verso alcuni mercati ad alto valore come Hong Kong e Norvegia. Pertanto, si prevede un piccolo aumento su base annua nel 2021 (+2%) e un aumento più importante nel 2022 (+5%). Come sottolinea il report, attualmente c’è una carenza di carne bovina sul mercato internazionale: Australia e Brasile stanno rifornendo i mercati interni e quindi hanno meno carne bovina disponibile per l’esportazione, e l’Argentina ha sospeso più volte le esportazioni e i macelli sono stati colpiti da stringenti misure Covid. I dati sulle importazioni nel primo semestre 2021 sono ancora negativi (-11%), a causa del calo della domanda nell’Ue legato alla chiusura dei servizi di ristorazione e alla carenza di carne bovina sul mercato mondiale. Le importazioni dovrebbero però recuperare un 5% nel 2021, trainate dalla graduale riapertura dell’Horeca e del turismo.

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