Parma – La velocità con cui il prezzo del suino vivo dovrebbe raggiungere un dato maggiormente gradito al resto della filiera è ancora in diminuzione. Se a maggio abbiamo avuto due cali di 3,5 centesimi e poi uno di 2,6, oggi possiamo dire che il ritmo si è ulteriormente dimezzato. Il deprezzamento odierno è di 1,4 centesimi (-0,7%). I nuovi prezzi di riferimento sono 2,072 euro/kg per il pesante Dop, 2,012 euro/kg per il Dop 152/160 kg, 1,901 euro/kg per il non tutelato. Cattiva notizia per l’industria italiana, che vede all’orizzonte possibili ulteriori rincari nonostante i consumi non siano brillanti. L’estero, infatti, si muove: dopo le avvisaglie di settimana scorsa da Germania (+5 cent sulle carcasse) e Belgio, arrivano le conferme sui tagli europei. Ancora una volta, la parte del leone è recitata dai filetti olandesi (dai 10 ai 25 centesimi). Sempre in Olanda, volano le coppe (8-11 centesimi) e le cosce (5 centesimi). In Belgio, invece, gli aumenti più importanti sono su costine e spalle (6 centesimi), ma i rialzi colpiscono tutti i tagli. Nella seduta odierna, la Cun ha diffuso anche i prezzi dei tagli, dove si sono visti timidi segnali di ridimensionamento. Perdono 6 centesimi spalla e trito, ma soprattutto dai 3 ai 5 cent le cosce fresche. Approfondimenti lunedì.
