Sermide (Mn) – La corsa dei prezzi delle materie prime e degli input energetici sta mettendo in difficoltà i suinicoltori. I rincari delle ultime settimane, spiega Teseo by Clal, con aumenti dei cereali, dei proteici, del gas e del greggio stanno pesando notevolmente. E i costi, prosegue l’analisi, “sono destinati a salire nei prossimi mesi, quando gli ingrassatori si troveranno in stalla suinetti acquistati a prezzi più elevati, essendo storicamente il periodo primaverile quello con le quotazioni dei piccoli più elevate”. Non va meglio per il resto della filiera: i costi energetici, i rincari di materiali per imballaggio e dei trasporti stanno incidendo per tutti gli anelli, con spese crescenti e difficoltà a mantenere l’equilibrio. Dunque, cosa si può fare? Al momento sono da escludere adeguamenti delle quotazioni dei suini con rialzi superiori ai cinque centesimi al chilogrammo, in quanto li vieta espressamente l’articolo 4 del regolamento della Cun suini da macello (Fase 2). Perciò, conclude Teseo, “è necessario che la filiera collabori con la consapevolezza che non è più rinviabile il dialogo. È il momento di costruire, confrontarsi, raggiungere risultati concreti, coinvolgendo magari le Istituzioni per individuare nell’immediatezza soluzioni tampone e in proiezione pianificare strategie di rafforzamento delle catene di approvvigionamento”.
Rincari materie prime ed energia: filiera suinicola in difficoltà. L’appello di Teseo by Clal
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