Su Terre d’Oltrepò interviene Fava: “Serve solo una nuova consapevolezza e maggior rigore”

2015-08-31T14:49:21+02:0031 Agosto 2015 - 14:49|Categorie: Vini|Tag: , , , , |

Milano – Sulla vicenda che ha coinvolto la cantina Terre d’Oltrepò, portando al sequestro di oltre 16 milioni di litri di vino sfuso e 700mila bottiglie della vendemmia 2014, è intervenuto anche Gianni Fava, assessore all’Agricoltura della regione Lombardia. In un’intervista rilasciata nelle scorse settimane a La Provincia Pavese, ha specificato come esistano delle regole che hanno valore di garanzia e solo attenendosi a questo basilare principio i problemi riscontrati troveranno una risoluzione. Poi ha aggiunto: “Questa vicenda appassiona principalmente gli addetti ai lavori. I consumatori che conoscono le grandi qualità dell’Oltrepò non mi sembrano particolarmente impressionati. Chi faceva vino buono in Oltrepò continuerà a riscontrare fiducia e gradimento fra i propri appassionati consumatori. Gli altri ovviamente meno. La Regione continuerà a investire sulla promozione internazionale, e non solo dell’Oltrepò, come sempre accaduto. Non credo servano misure straordinarie. Serve solo una nuova consapevolezza e maggior rigore”.

Torna in cima