Parma - Il bollettino dei tagli freschi di carne suina racconta del momento di confusione vissuto dal settore. Con il vivo che dovrebbe risalire ma è ostaggio delle trattative tra allevatori e macelli (leggi qui), le uniche certezze sono il calo di pancetta (altri 10 centesimi dopo i 16 di settimana scorsa), pancettone (6 centesimi
Parma - A ben vedere, le dinamiche degli andamenti dei tagli freschi, dopo l’aumento del vivo (leggi qui) riflettono quelli dell’anno scorso, quando però il suino ancora in fase leggermente calante. In ogni caso, ecco l’adeguamento verso il basso della macelleria fresca (30 centesimi su lombi e busto e 40 sulla coppa con osso), la
Parma - Anche la seduta dei tagli freschi di venerdì scorso riflette la richiesta da parte del mercato di una maggiore stabilità. Un bollettino completamente invariato non si registrava dal settembre del 2023, quando il settore era alle prese con il primo caso di peste suina in allevamento intensivo. E allora, è il momento adatto
Parma - Dopo il nulla di fatto di settimana scorsa (leggi qui), l’industria riesce a tenere il punto sulle cosce Dop, bloccate dal 18 aprile scorso a un ragionevole 5,54 euro/kg (3 centesimi in meno per quelle inferiori ai 13 kg). Come contrappasso, alcuni tagli ricevono la stangata dei macelli: la principale protagonista in questo
Parma - L’ultimo non quotato, sui tagli di carne suina, era datato 24 maggio 2024. In questi 12 mesi, mentre nelle trattative del giovedì tra allevatori e macelli abbiamo visto 4 'non formulati' e 9 forbici, la Cun del venerdì aveva dato segnali di maturità, assorbendo e incassando colpi anche durissimi, come le cosce Dop
Parma - Il calo del vivo si sta rivelando molto meno consistente del previsto (leggi qui), e i tagli non ne risentono minimamente, anzi. La coppa per stagionatura continua decisa la sua strada verso i 7 euro. Oggi sono 9 i centesimi di rialzo (+1,5%), che diventano complessivamente 86 da fine marzo (+16,1%) e la
Parma - L’annunciato calo del vivo (leggi qui) è inferiore alle previsioni, e questo ha aiutato i macelli a tenere alta l’asticella dei tagli. Bloccati i ribassi per i tagli da macelleria, che quindi non scendono sotto i 3,80 euro/kg del lombo Bologna, alcune delle voci per la stagionatura vedono segni “+” abbastanza preoccupanti per
Parma - Nella prima seduta tra macellatori e trasformatori dopo Tuttofood e dopo i tre ponti di primavera, emerge chiarissima la volontà di mantenere per quanto possibile lo status quo e di sgonfiare velocemente la bolla che aveva portato alle stelle i tagli di macelleria fresca. Un bollettino con tutti i tagli per stagionatura invariati
Parma - Nell’ultimo dei weekend di fuoco che precedono Tuttofood, e con un suino che sta raggiungendo un punto d’arrivo (https://www.alimentando.info/cun-suino-vivo-rimbalzo-quasi-finito-solo-09-centesimi-pesante-dop-a-1959-euro-kg/), anche nelle trattative tra macellatori e trasformatori emerge la volontà di trovare un po’ di equilibrio. Finita la sbornia che ha fatto volare la macelleria fresca nell’ultimo mese (con la punta di un clamoroso
Parma - Con la quotazione del suino in piena espansione, ci si chiedeva se i tagli avessero risposto allo stesso modo. La seduta tra macelli e trasformatori, invece, un po’ a sorpresa si è rivelata una tregua. Con un’eccezione significativa: la coppa per stagionatura continua dritta per la strada della speculazione che l’anno scorso l’ha
Parma - Si conferma la gran parte delle tendenze di settimana scorsa, con le cosce che continuano un evidente controtendenza e si avvicinano alla meta di 5,50 euro/kg auspicata dal Consorzio del prosciutto di Parma la scorsa estate. I 5 centesimi persi dalle Dop valgono un discreto -14,7% dal 22 novembre, che si spera induca
Parma - In questo momento, le cosce sono un mondo a parte. Gli ulteriori 4 centesimi concessi dai macelli portano la pesante Dop sotto i 5,60 euro/kg per la prima volta dal 12 agosto 2022. D’altronde, dal picco di 6,50 euro/kg raggiunto a novembre 2024, il ridimensionamento del prezzo (-16,3% in quattro mesi e mezzo)
