Milano – Tamburi investment partners entra in Mulan, società specializzata nella produzione di piatti di cucina asiatica freschi e surgelati che oggi fattura circa 10 milioni di euro. Giada Zhang, alla guida di Mulan, spiega all’Economia del Corriere: “Ho vissuto i primi anni della mia infanzia in Cina, e quando sono arrivata in Italia ho fatto fatica a integrarmi. Così mi sono detta: imparerò l’italiano meglio di chi è nato qui. Con gli anni, mi sono resa conto che l’unica cosa che posso fare per favorire l’integrazione degli asiatici in Europa è provare a diffondere al massimo il cibo cinese e asiatico, perché la cucina è uno strumento di potente mediazione interculturale”. Oggi l’azienda produce più di 6 milioni di piatti pronti al giorno, presenti nella grande distribuzione ma anche nelle mense di scuole e ospedali. Il gruppo è entrato a far parte della galassia Tamburi, gruppo industriale quotato al segmento Euronext Star Milan, socio di numerose realtà dell’agroalimentare, che insieme ad altri imprenditori italiani ha portato a termine l’operazione. Gli altri investitori, si legge nell’articolo, sono Antonio Marchetti ed Enrico Bolla, soci ed amministratori di Bertagni 1882, gruppo attivo nella produzione di ravioli e parte del gruppo Ebro Foods, e Matteo de Brabant, presidente di Jakala. “Non possiamo svelare l’importo dell’investimento ma si tratta di un valore importante”, prosegue Zhang. “L’obiettivo è lanciare un piano di crescita che prevede 20 milioni di euro di investimento per arrivare in quattro anni a fatturare 50 milioni”. Nel 2022 Mulan Group prevede ricavi oltre 15 milioni con una crescita, nel periodo 2018-2022, superiore al 50% all’anno. La società, che produce e distribuisce piatti di cucina asiatica pronti freschi e surgelati, con ingredienti al 95% italiani e al 5% asiatici, è partita da un ristorante cinese e si è evoluta in un gruppo industriale con più di 50 dipendenti e uno stabilimento produttivo a Cremona. E’ presente in oltre 8mila punti vendita della grande distribuzione in Europa.
