Università di Pollenzo: il food italiano cresce il doppio rispetto al Pil

2017-06-08T10:50:10+02:008 Giugno 2017 - 10:50|Categorie: Mercato|Tag: , , , , , , , , , , , |

Pollenzo (Cuneo) – L’industria alimentare, nel 2016, ha fatto registrare ricavi in crescita del 2,5%, dato che supera il doppio della performance del Pil italiano nel complesso. E’ quanto emerge dalla terza edizione dello studio Food Industry Monitor, condotto dall’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo-Bra, che ha considerato 809 società di capitale tra i comparti più significativi del settore, con un fatturato aggregato di 58 miliardi di euro (l’intero settore agroalimentare raggiunge i 135 miliardi). La crescita è constante, ma meno marcata rispetto agli scorsi anni: nel 2015 era a +3,8%. Anche il valore aggiunto del food italiano è in aumento del 5%. Per quanto riguarda la redditività, nel 2016 il return on sales (ros) segna +5,3% (era +6,4% nel 2015), il return on invested capital (roic) è a +7,5% (vs 9,7% nel 2015), mentre il tasso di indebitamento resta stabile a quota 2,5%. Nel dettaglio, sono i comparti dei distillati (12,9%), del food equipment (9%) del dolci e della pasta (entrambi 7,5%), a registrare le performance migliori in termini di ros; mentre l’indice roic vede food equipment in testa (20%), seguito da acqua (15,8%) e birra (15,6%). I settori di olio e vino sono quelli che registrano tassi di crescita superiori per le aziende di grandi dimensioni (rispettivamente 13% e 12,1%). Nei settori latte e salumi, invece, le medie aziende sono cresciute più di quelle grandi (4,8% il primo e 3,7% il secondo).

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