Utini (Prosciutto di Parma): “I rincari della materia prima impongono l’adeguamento sui prezzi”

2023-02-20T16:45:05+02:0020 Febbraio 2023 - 16:41|Categorie: in evidenza, Salumi|Tag: , , |

Parma – In un’intervista rilasciata al portale Teseo by Clal, Alessandro Utini, presidente del Consorzio Prosciutto di Parma, fa il punto sulla situazione di mercato per la Dop: “Attualmente il mercato attraversa una fase complessa, generata da un quadro congiunturale che nel corso dell’anno passato ha riportato criticità via via crescenti. La dinamica dei prezzi generata dalle conseguenze del conflitto in Ucraina ha innescato una spirale inflattiva che ha eroso pesantemente il potere d’acquisto dei consumatori, inclini a selezionare prodotti più economici, e per le imprese ha comportato un’enorme crescita dei costi produttivi“, spiega.

In merito poi al costante incremento del prezzo della coscia per circuito tutelato, arrivata a 6,13 euro/Kg, Utini commenta: “L’attuale prezzo delle cosce fresche sta fortemente preoccupando i nostri consorziati. Il forte rincaro della materia prima impone inevitabilmente alle imprese di trasformazione di effettuare un adeguamento sui prezzi, con il sistema distributivo che gioca un ruolo importante nel processo di trasferimento dei costi sul prezzo finale“.

Difficile prevedere come andrà il 2023, ma di certo peseranno i rincari e la minor disponibilità di materia prima: “Le attività che stiamo organizzando per la nostra Dop contemplano un piano di consolidamento delle vendite in linea con la situazione produttiva attuale: lo sviluppo del mercato deve infatti essere pianificato con coerenza rispetto alle proiezioni di disponibilità, e all’interno di un quadro in cui la diminuzione dell’offerta potrebbe generare tensioni sui prezzi“.

Secondo il presidente del Consorzio, l’export resta una leva strategica per la Dop: “Nel contesto contingente, la sfida da cogliere non è quella di puntare sull’espansione ma sul mantenimento dei livelli attuali di esportazione, con un focus specifico sui mercati tradizionali, che trovano negli Stati Uniti un leader consolidato“.

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