Firenze – Sono state approvate dalla giunta della Regionale Toscana le modifiche al disciplinare della Doc Valdarno di Sopra. Si chiude così la prima fase dell’iter, che adesso passa al vaglio del ministero dell’Agricoltura. Un percorso lungo dettato dall’entità delle modifiche richieste da una Doc che affonda le sue radici al Bando di Cosimo III de ‘Medici del 24 settembre 1716, con cui si delimitavano le zone di produzione del Chianti, del Pomino, del Valdarno di Sopra e del Carmignano, e che si è ricostituita definitivamente nel 2011. Tra le novità più rilevanti, si segnala l’inserimento della possibilità di utilizzo della Denominazione esclusivamente per vini biologici. Ma anche l’allargamento della stessa Doc, che sarebbe portata, con l’inclusione del Valdarno Fiorentino, ai confini indicati dal Bando di Cosimo III de ‘Medici. “Stiamo recuperando storia e tradizione”, commenta Luca Sanjust, presidente del Consorzio Valdarno di Sopra Doc (in foto). “Ma anche, con coraggio, ci stiamo portando sulla frontiera dell’innovazione, e cioè verso la difesa della natura, della biodiversità, dell’ambiente, della salute dei lavoratori, dei cittadini e dei consumatori. Questo è il senso della nostra richiesta, della nostra BioRevolution. Lo stesso coraggio e determinazione lo chiediamo adesso al ministro Bellanova e al Mipaaft”.
Valdarno di Sopra: si attende solo l’ok del Mipaaft per la prima Doc 100% bio
RepartoGrafico2019-10-01T12:12:05+02:001 Ottobre 2019 - 12:10|Categorie: Bio, Vini|Tag: bio, biologico, Doc, mipaaft, Valdarno di Sopra Doc|
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