Sermide (Mn) – Crescono del +10,3% a peso imposto e del +3,2% a peso variabile nel primo semestre 2025 le vendite di Prosciutti Dop nel canale retail. Lo rileva l’ultima elaborazione di Clal sui dati Circana.
Decisivo il mese di giugno, quando l’incremento rispetto allo stesso periodo del 2024 per i prosciutti Dop è stato del 14,4% a peso imposto e del 9,4% a peso variabile.
“In un contesto complessivo in cui nella prima parte del 2025 la dinamica dei consumi è frenata dai prezzi decisamente elevati del prosciutto, il prodotto Dop sicuramente tiene meglio rispetto a quello non Dop”, commenta Paolo Tramelli, direttore marketing del Consorzio di tutela del Prosciutto di Parma, che evidenzia la forte crescita del prodotto in vaschetta: “Si sta consolidando una tendenza che avevamo visto crescere radicalmente nel periodo del Covid e che ha successivamente rallentato, per poi riprendere quota”. E aggiunge: “È la componente di servizio, già vista anche in altri segmenti alimentari, ad essere vincente per la sua praticità”.
Relativamente al mercato del suino e delle carni suine, evidenzia ancora l’analisi di Clal, il prezzo della coscia nel periodo post Covid si è collocato su valori alti: “Questo significa che dovremo abituarci a costi produttivi molto elevati, che spingono poi il prezzo di vendita e al consumo su livelli molto alti”, sottolinea Tramelli.