Verisem di Cesena nel mirino dei colossi cinesi (4). Vecchioni (Bonifiche Ferraresi): “E’ giusto che il Governo si attivi per difendere i nostri semi”

2021-05-26T09:57:35+02:0026 Maggio 2021 - 09:57|Categorie: Grocery, in evidenza, Ortofrutta|Tag: , , , |

Cesena – Tra i possibili acquirenti interessati alla Verisem di Cesena c’è anche la cordata nascente tra Fondo italiano d’investimento e Bonifiche Ferraresi. Quest’ultima, già nel 2017, ha perfezionato l’acquisto del gruppo emiliano di sementi Sis, altra realtà strategica del settore. In un’intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica, Federico Vecchioni, Ad di Bonifiche Ferraresi, chiede al Governo italiano di esercitare il Golden power: “E’ giusto, opportuno e doveroso che il sistema Italia si attivi per difendere la ricchezza unica, originale e distintiva dei nostri semi. Personalmente ritengo lo farà, perché un’azienda come questa è un cardine per fornire risposte sempre più efficienti e all’altezza delle sfide nella filiera alimentare”. E prosegue: “Se invece non lo farà, ci sono decine di aziende medie e piccole, con cui abbiamo interlocuzioni costanti e che valgono fino a tre miliardi di euro, che rischiano la colonizzazione economica”. L’offerta della cordata tricolore ammonterebbe a 155 milioni di euro, mentre quella avanzata dai due gruppi pechinesi sfiora i 200 milioni di euro. “Sarebbe una sconfitta per il sistema Paese se sul negoziato Verisem si affermasse come unico criterio quello finanziario, favorendo i colossi cinesi e americani”. Conclude Vecchioni: “Noi siamo pronti a fare la nostra parte se le condizioni lo consentiranno. Il problema è che l’enorme liquidità circolante in questa fase di tassi negativi rischia di far prendere una deriva ‘africana’ ai campi italiani, da anni già oggetto di acquisizioni di investitori stranieri”.

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