Villani (Consorzio San Daniele): “Calo dei consumi? I prossimi 12 mesi saranno decisivi”

2023-05-19T10:30:12+02:0017 Maggio 2023 - 14:34|Categorie: in evidenza, Salumi|Tag: , |

Milano – Nel corso della conferenza stampa di presentazione di Aria di Festa, il direttore del Consorzio Mario Cicchetti ha commentato i dati export: “Dopo lo stop del 2020, quelli del 2021 e 22 sono buoni. La quota export è del 18% e i mercati principali sono Francia, Stati Uniti, Germania e Australia. Ad Aria di Festa saranno presenti altri prodotti friulani: il Montasio e i vini e da tanti anni ospitiamo la birra bavarese, alla luce dei rapporti storici del Friuli con la regione tedesca”.

Giuseppe Villani, presidente del Consorzio, ha aggiunto: “Non credo che si potrà parlare di aumento dell’export, ma è possibile ottenere un miglioramento, soprattutto sull’educazione alla cultura del prosciutto partendo dagli alberghi“. Ha proseguito il presidente: “Registriamo un calo del 9% in grande distribuzione, mentre in Horeca i consumi sono in crescita. La grande distribuzione soffre di importanti costi organizzativi, sono meno resilienti di noi. Finora abbiamo registrato un aumento di produzione di circa il 10% e siamo fiduciosi per il futuro: il rinnovo dei contratti collettivi dovrebbe adeguare a poco a poco gli stipendi, a volte i media remano contro la realtà. Noi abbiamo un dato: l’indice di magazzino segna +5% e ci fa ritenere di essere in salute. Il nostro più grande timore è che sia un’estate piovosa”.

Rispondendo a una nostra domanda sul comparto prosciutti crudi, in cui la situazione costi è destinata a peggiorare, Villani ha dichiarato: “Non sappiamo se il mondo dei consumi è pronto a recuperare l’ulteriore aumento di costi dovuti al rincaro delle cosce. I prossimi 12 mesi saranno quelli della verità. Come Consorzio abbiamo una sola arma di difesa: la promozione, soprattutto in comunicazione. La media qualitativa del nostro prodotto è molto alta e finora il consumatore l’ha riconosciuto.  Sicuramente è possibile anche uno scenario di riduzione delle quantità.
Sulla querelle Lenti/Federdistribuzione (leggi qui e qui), ha poi sottolineato: “L’uscita di Lenti è un grido di dolore, ma è sostanzialmente una reazione all’approccio della distribuzione, che tempo fa aveva fatto dichiarazioni contro l’industria. La nostra speranza è che Stato e finanza aiutino il nostro settore che storicamente ha sempre guadagnato poco, ma ha sempre resistito alle situazioni difficili garantendo redditi e livelli occupazionali”.
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