Vinitaly: nel 2024 promozione unitaria in 15 Paesi di tre continenti

2023-11-13T17:50:08+02:0014 Novembre 2023 - 08:30|Categorie: Fiere, in evidenza, Vini|Tag: , , |

Verona – Nel corso di wine2wine, manifestazione che si chiude oggi a Veronafiere, si è svolto il workshop ‘Export Maps. L’attività di Vinitaly in favore dell’internazionalizzazione del vino italiano. Focus Usa, Asia ed Est Europa‘.

Nel convegno è emersa la volontà di promuovere Vinitaly in modo sempre più unitario e in maniera sinergica nel mondo, in particolare puntando su 15 Paesi esteri. Il responsabile dell’Osservatorio del vino Uiv-Vinitaly, Carlo Flamini, ha sottolineato che lo scenario 2023 conferma le difficoltà del vino italiano previste a fine 2022, ed evidenzia la necessità di un cambio di passo. L’anno si chiuderà con un calo del fatturato rispetto al 2022 (-2,9%). Secondo il report, la diminuzione dei costi di esercizio per effetto del rientro parziale delle tensioni di energetici e materie prime non è bastata a preservare i fondamentali di un comparto che sta scontando il raddoppio dei tassi di interesse, ma anche un aumento del tasso di insolvenza dell’Horeca e un calo del mercato.

Il calo dei volumi venduti si attesterà poco sotto al 3%, grazie alla tenuta della domanda in Europa Occidentale (+1%) e in parte minoritaria al balzo nell’Est Europa (+20%). In contrazione tutte le altre macroregioni, a partire dal Nordamerica (-14%), Giappone e Corea (-23%), Estremo Oriente (-20%) e Sudamerica (-16%). Nel complesso, il mercato interno cederà 3,7 punti, mentre l’export il 2,4%.

Per il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo: “L’andamento del mercato 2023 presentato oggi conferma le difficoltà annunciate un anno fa dal nostro Osservatorio e convalida il percorso impresso dalla nuova governance alla manifestazione già dall’edizione di aprile scorso: ossia un Vinitaly sempre più orientato al business a Verona e, al contempo, al centro di un hub in grado di aggregare realmente la promozione del vino italiano all’estero per dare una risposta nei fatti alle imprese. Va in questa direzione il dialogo e l’impegno con tutte le istituzioni, dai ministeri alle ambasciate, dalle camere di commercio all’estero fino a Ice-Agenzia, per costituire una ‘squadra Italia’ del vino capace di cimentarsi in Italia e all’estero”.

Aggiunge Maurizio Danese, amministratore delegato di Veronafiere: “Dopo il record di buyer selezionati presenti all’ultima edizione di Vinitaly, siamo ripartiti con un programma speciale di promozione e incoming in vista del 2024 che contempla eventi, roadshow e preview della manifestazione in 15 Paesi obiettivo di tre continenti per delineare la mappatura evolutiva dei mercati, consolidati ed emergenti. Un potenziamento sia su Verona – crocevia delle nostre attività internazionali – che all’estero dove, oltre alle fiere in Cina e in Brasile, prevediamo la nascita di Vinitaly Usa 2024 a Chicago e un’altra nuova manifestazione b2b in Giappone”.

In foto: Federico Bricolo, presidente di Veronafiere

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