Vino e dazi Usa: Ceev e Wine Institute chiedono l’eliminazione di ogni tariffa. Il successo della campagna di comunicazione di Uiv

2020-01-17T09:40:43+02:0014 Gennaio 2020 - 12:30|Categorie: Vini|

Roma – Il Ceev (Comité Européen des Entreprises Vins) e l’americana Wine Institute chiedono l’immediata eliminazione di tutti i dazi sul vino attraverso la firma di un documento che riconosce “l’importanza del commercio transatlantico del vino”. Un accordo che si rifà al principio dello ‘zero per zero’, previsto dal Gatt (General Agreement on Tariffs and Trade), e che in Italia trova il pieno consenso dell’Unione italiana vini. Il suo presidente, Ernesto Abbona, si dice infatti “molto soddisfatto dell’accordo siglato”, così come dell’esito positivo della campagna social (leggi qui) lanciata da Uiv negli Usa per scongiurare l’introduzione di nuovi dazi al 100%. Si è infatti conclusa ieri notte la consultazione pubblica lanciata dal Dipartimento Usa del Commercio (Ustr). E sono oltre 24mila le dichiarazioni pubblicate sul sito del Governo da parte di fornitori, importatori, distributori, piccole aziende e consumatori americani che dicono no all’applicazione di ulteriori dazi sul vino. Gli scambi reciproci di vino tra Usa e Ue hanno raggiunto, nel 2018, il valore di 4,6 miliardi di euro. Per l’Italia, gli Stati Uniti sono la destinazione numero uno, con un valore di circa 1,5 miliardi di euro e un volume superiore alle 450 milioni di bottiglie. Rappresentano, di fatto, un quarto del nostro export di settore.

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