Assocaseari, il punto settimanale sul mercato: in crescita i bollettini del burro. In calo il latte

2019-04-01T16:39:41+02:001 Aprile 2019 - 16:39|Categorie: Formaggi|Tag: , , , , , , |

Cremona – Assocaseari analizza gli andamenti di mercato della scorsa settimana. Che mostrano un aumento della domanda di materia grassa, anche in Italia, e delle quotazioni della crema. In calo, invece, latte in polvere e siero. Crescono i prezzi del pecorino romano. Di seguito il commento integrale, firmato da Emanuela Denti e Lorenzo Petrilli:

Anche questa settimana, il mercato non perde l’occasione per dimostrarsi più che mai incerto. Se da un lato erano scontati gli aumenti sui bollettini del burro, visto l’andamento della panna e le richieste di aumenti sul burro della settimana scorsa, è sempre la crema che ci confonde ulteriormente le nostre già abbastanza confuse idee su quello che potrà essere l’andamento del mercato.

– La crema estera la settimana scorsa era arrivata a toccare punte massime di 2,15 euro/Kg, per poi ridiscendere verso fine settimana a 2,00 euro/Kg. Questa settimana siamo partiti con mercoledì a 2,00 euro/Kg, mercoledì sera addirittura si è arrivati a toccare punte minime di 1,90 euro/Kg per poi ritrovarci giovedì nuovamente a 2,00 euro/Kg. Probabilmente alcuni venditori avevano bisogno di piazzare della merce percui è partita la corsa al ribasso, poi quando hanno visto che la domanda seguiva e non avevano più fretta, il mercato si è riposizionato a 2,00 euro/Kg.

– Oltre a questa fretta di vendere la panna, c’è stata un’offerta notevolmente al ribasso sul latte, che se settimana scorsa veniva offerto a 0,39 euro/Kg consegnato, questa settimana le offerte sono a 0,35 euro/Kg consegnato. Ricordiamoci che le latterie del Nord Germania stanno pagando circa 0,32 euro/Kg alla stalla. Sul mercato interno, invece, la situazione è molto diversa, con scambi di latte in alcuni casi sopra i 0,41 euro/Kg e la panna di qualità ai livelli del bollettino e in alcuni casi oltre. Parlando con alcuni produttori, abbiamo notato che è molto forte la domanda di crema e di burro da parte dell’industria e degli artigiani del gelato.

– Come abbiamo anticipato all’inizio, un aumento dei vari bollettini del burro era abbastanza scontato. Kempten addirittura ha aumentato il prezzo minimo di 0,10 euro, oggi 4,10 euro/Kg, lasciando invariato il massimo, 4,20 euro/Kg. L’Olanda, sempre molto prudente, aumenta di 0,03 euro, arrivando a 4,10 euro/Kg. Incredibilmente anche il bollettino francese sta seguendo il mercato e, con un aumento di 0,05 euro, si porta a 4,15 euro/Kg. Il libero mercato è completamente cambiato. Quasi introvabili le offerte per il burro di siero; nel burro di centrifuga, si trovano offerte per lo stesso prodotto con differenze di 0,15 euro/Kg, a seconda del venditore. Questo dimostra quanto prevalga l’incertezza su questo mercato.

–  Debole il latte in polvere, con Germania e Olanda che ribassano la polvere scremata e ovviamente rialzano quella intera. La Francia, invece, le tiene invariate entrambe. Se da un lato si può avere la sensazione che la raccolta sia in aumento, dall’altro per avere da alcune latterie un camion di produzione fresca si rischia di dover aspettare anche un mese e persistono i ritardi nelle consegne. Chi ci capisce qualcosa è molto bravo. Gli unici che hanno voglia di vendere sembra siano solo i grossi commercianti.

– Settimana più che rossa per il siero in polvere su tutti e tre i bollettini presi in considerazione, con diminuzioni sia per quello per uso zootecnico che per quello per uso alimentare.

– Quotazioni medie dei bollettini europei dei formaggi in aumento per il Gouda a 3,08 euro/Kg e per l’Edamer a 3,06 euro/Kg, in calo per l’Emmentaler a 4,55 euro/Kg e stabili per il Cheddar a 3,29 euro/Kg. In Italia, stabili le quotazioni dei formaggi Dop.

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