Assocaseari, il punto settimanale sul mercato: poca disponibilità di latte e prezzi alti

2016-10-14T16:55:38+02:0017 Ottobre 2016 - 09:03|Categorie: Formaggi|Tag: , , , , , , , , |

Cremona – Emanuela Denti e Lorenzo Petrilli di Assocaseari fanno il punto sulle dinamiche che hanno caratterizzato il mercato lattiero caseario la scorsa settimana, caratterizzato da poca disponibilità di latte. Quotazioni in rialzo per la panna e il burro. Ancora in crescita le quotazioni dei formaggi a pasta dura Dop, in Italia. Di seguito il commento integrale:

  • La poca disponibilità di latte resta una costante che, oltretutto, sembra ci accompagnerà per i mesi a venire. Anche questa settimana quotazioni in rialzo con la panna che oscilla tra 2,30 e 2,32 euro/Kg reso Nord-Italia, latte scremato offerto tra 0,28 e 0,29 euro/Lt e latte crudo che, quando se ne trova, è offerto a 0,48 euro/Lt. Viene da pensare che se avremo dei cali di prezzi nelle quotazioni di questi prodotti non sarà per effetto di una maggiore offerta, bensì per una domanda in alcuni momenti inferiore. A parere di alcuni, la bassa produzione di latte dovrebbe rimanere tale fino al primo semestre dell’anno prossimo, secondo altri addirittura anche molto oltre.
  • La poca disponibilità di panna e i prezzi assai elevati portano a quotazioni del burro molto elevate. Si parla di prezzi tra i 4,60 e 4,70 euro/Kg franco a partenza, che a fare i conti è solo il valore della crema senza nemmeno calcolare i costi di produzione. I bollettini di tutta Europa, pur con il segno +, sono quasi moderati paragonati alle offerte di burro fresco. La Germania ha aumentato di 0,05 euro la voce massima che era 4,35 euro/Kg e oggi è 4,40 euro/Kg; resta invariata la voce minima a 4,20 euro/Kg. La Francia non perde tempo e si allinea perfettamente alla media tedesca, da 4,20 è andata a 4,30 euro/Kg. Sempre molto pacata l’Olanda, che anche questa settimana è salita di 0,03 euro e da 4,13 è passata a 4,16 euro/Kg. Probabilmente i bollettini non tengono conto solo dei prezzi del burro fresco ma anche dei prezzi del burro allo stoccaggio privato. Logicamente, chi ha stoccaggio privato da vendere tiene conto della crema e del burro fresco e invia offerte a livelli superiori al 4,20 euro/Kg reso Nord-Italia.
  • Per quanto riguarda il latte in polvere, le quotazioni restano invariate in Germania e in Olanda con però un leggero aumento in Francia. La sensazione comune è che il latte in polvere sia comunque destinato a crescere, sicuramente anche a causa della poca disponibilità di latte liquido. Per la quarta settimana consecutiva, non è stato conferito all’ammasso pubblico alcun quantitativo di polvere. Sono invece state conferite 1.100 tons circa allo stoccaggio privato di polvere. Ricordiamo che l’ammasso pubblico vede in giacenza 255.900 tons, quello privato 32mila tons circa. In un recente forum, al Commissario europeo che si era dimostrato molto contento della diminuzione della produzione, è stato chiesto quando la Comunità avesse intenzione di liberare l’enorme quantitativo di polvere giacente all’ammasso pubblico. Inutile dire che dopo una risposta di 15 minuti non ha detto niente di esauriente.
  • Quotazioni del siero in polvere invariate sui listini di tutta Europa. Vi è però interesse per il siero concentrato soprattutto da parte di buyer esteri che stanno valutando se chiudere contratti sul nuovo anno.
  • Per quanto riguarda il formaggio, i prezzi dei Bollettini ufficiali medi comunitari sono aumentati per l’edamer, da 2,92 a 2,98 euro/Kg, e il gouda, da 2,76 a 2,79 euro/Kg, diminuiti per il cheddar, da 3,13 a 3,12 euro/kg, restati invariati per l’emmentaler a 3,67 euro/Kg. Ben diversi e ben più alti i reali prezzi di mercato (+0,50/0,70 euro/Kg), ma lo sappiamo, l’andamento dei prezzi ufficiali è ben più lento del reale mercato. A livello nazionale, sono aumentate le quotazioni dei formaggi Dop a pasta dura nelle principali Borse Merci del Nord-Italia. Lo stoccaggio privato del formaggio, così come quello del burro, è stato chiuso il 30 settembre u.s.
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